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WALL ST: ALTA VOLATILITA’, INDICI PROCEDONO A ZIG-ZAG

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Continua a regnare l’incertezza sul mercato americano, che arriva al giro di boa intorno ai livelli di parita’. Le parole del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, secondo cui il recupero dell’economia dipendera’ dalla capacita’ del governo di stabilizzare il debole mercato finanziario, hanno temporaneamente depresso gli investitori, che in tarda mattinata sono tornati a vendere i titoli azionari. Nel frattempo sono arrivate cattive notizie dal mercato immobiliare e del settore auto.

Intorno alle 18,30 italiane, tuttavia, il Dow Jones risale dai minimi di seduta, e segna un +0,13% a 6.771,82 punti, mentre il paniere allargato S&P 500 arretra dello 0,02% a 700,70 punti. Ogni settore resta comunque debole. L’indice ha scambiato sotto la soglia psicologica dei 700 punti gia’ ieri, per poi chiudere intorno a quella cifra. L’ultima volta che ha archiviato la seduta sotto i 700 era il 28 ottobre del 1996, quando termino’ a 697,26 punti.
Fa meglio l’indice dei tecnologici Nasdaq, in progresso dello 0,36% a 1.327,57 punti.

I commenti di Bernanke hanno seguito l’annuncio della banca centrale del lancio di una serie di nuovi prestiti da $200 miliardi, tesi a favorire i consumi nei settori quali, per esempio, l’auto, l’istruzione e le carte di credito. La banca centrale aveva annunciato il piano l’anno scorso e gli investitori attendevano con impazienza di conoscerne i dettagli. L’efficacia di una serie di misure intraprese da Fed, Tesoro e altre autorita’ governative “saranno cruciali per determinare il tempo e la solidita’ del recupero”, ha detto Bernanke davanti al Comitato del Bilancio al Senato.

Con gli occhi degli investori tutti puntati su Bernanke, la lettura inferiore alle attese della vendite di case con contratti in corso non ha avuto un grande effetto sul mercato. In gennaio le vendite sono crollate su minimi record.

Intanto Ford ha annunciato un crollo delle vendite auto del 48,4% in febbraio, deludendo le attese degli analisti che erano invece per un ribasso piu’ contenuto del 42%. Il titolo cede circa il 2%. Piu’ tardi saranno resi i noti i numeri, tra gli altri, dei due colossi Usa in difficiolta’, GM, Chrylser, che dovrebbero annunciare cali dell’ordine del 50% circa.

Tra le notizie societarie, il venditore retail di ricambi per auto, Auto Zone, ha presentato risultati migliori del previsto nel trimestre, mettendo le ali al titolo (+7% circa). Di tutt’altro tenore la prestazione dell’assicuratore di bond MBIA, in calo del 6% circa dopo la pubblicazione di risultati in rosso.