Seduta a due velocita’ per gli indici americani, con il Nasdaq fiacco a causa delle deludenti notizie comunicate da alcune societa’ hi-tech e il Dow Jones in buon progresso sostenuto dalla buona prova di General Motors. L’indice industriale e’ avanzato dello 0.57% a 11342, l’S&P500 dello 0.12% a 1311, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.35% a 2362. Contrastati i dati macro diffusi in giornata, petrolio in leggera flessione e metalli preziosi in caduta libera.
A determinare il rialzo dell’indice industriale sono state ancora una volta le buone notizie giunte dagli utili societari. Il colosso dell’auto General Motors ha riportato un restringimento delle perdite nel primo trimestre e un aumento delle vendite del 14% che hanno consentito al titolo di effettuare un rally di oltre il 10%.
Nel corso delle contrattazioni, il Dow Jones e’ arrivato a segnare un rialzo di oltre 100 punti con cui e’ arrivato a toccare i migliori livelli degli ultimi cinque anni e mezzo. Tra le altre aziende, hanno riportato numeri superiori alle attese anche Merck e Altria. Il colosso farmaceutico e’ avanzato di circa il 2% grazie alle vendite dello Zocor e all’outlook positivo offerto per il resto dell’anno fiscale.
Superiori alle attese anche i profitti del colosso dei chip Intel che, a causa delle deludenti previsioni offerte, ha dovuto invertire rotta chiudendo la seduta in rosso.
Fuori dal Dow Jones, performance positiva anche per Apple Computer, i cui numeri trimestrali sono stati spinti al rialzo dalle robuste vendite di iPod, mentre e’ risultato sotto pressione il colosso delle aste online eBay (-9%) per aver comunicato un calo dei profitti ed aver confermato il precedente outlook, da molti analisti considerato piuttosto conservativo.
Per il resto, i dati macro diffusi nell’arco della giornata non hanno influito particolarmente sull’andamento degli indici. Continua il momento positivo del mercato del lavoro, con le nuove richieste per sussidi di disoccupazione risultate in calo, in misura maggiore rispetto a quella prevista dagli economisti. In espansione il Philadelphia Fed di aprile, salito a 13.2 punti dai 12.3 precedenti, poco sotto i 14.3 attesi. In leggera flessione, infine, il Superindice di marzo, che ha registrato una variazione negativa dello 0.1%.
Seduta molto volatile nel comparto energetico. Il futures con scadenza maggio, oggi all’ultimo giorno di contrattazione, ha ceduto 22 centesimi archiviando la seduta a quota $71.95. Da segnalare che gia’ prima dell’apertura era schizzato ad un nuovo massimo storico di $72.49 al barile. Il contratto futures con scadenza giugno, da ora quello di riferimento, ha chiuso in calo di 43 centesimi a $73.69.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER
Sugli altri mercati, in discesa l’oro. I contratti con scadenza giugno hanno segnato una perdita di $12.90 a $623.10 all’oncia sotto forma di prese di beneficio dopo il forte rally dell’ultimo periodo. Sul valutario, l’euro ha ceduto terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ a quota 1.2320. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 5.039% dal 5.028% di mercoledi’.