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WALL ST. A TESTA BASSA, TIMORI SULL’ECONOMIA

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Al giro di boa, i mercati americani proseguono in netto calo. Al Nyse e’ in effetto il blocco degli ordini automatici di vendita , una misura per evitare gli eccessi di ribasso.

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All’indomani di una seduta molto positiva, in cui Nasdaq e Dow Jones hanno raggiunto i livelli piu’ alti di chiusura dal 19 giugno e dal 26 agosto rispettivamente, i listini USA registrano quindi una battuta d’arresto. Da segnalare che i volumi continuano ad essere sostenuti anche in questa giornata di ribassi, un segnale non molto incoraggiante.

A pesare sulle borse, le preoccupazioni che la crescita economica possa rallentare, dopo aver accelerato fino al 4% nel terzo trimestre. Gli economisti del NABE hanno infatti ridotto le stime sul PIL del quarto trimestre 2002 e del primo trimestre 2003. Alimenta tali timori il dato al di sotto delle attese sulla fiducia dei consumatori redatta dal Conference Board.

Prima dell’avvio degli scambi era stato comunicato il Pil del terzo trimestre, che dopo un’iniziale reazione positiva ha raccolto delusione alla luce del fatto che anziche’ un reale miglioramento della congiuntura, alla base della novevole crescita c’e’ soprattutto la maggiore accumulazione delle scorte da parte delle imprese e il livello piu’ basso dei beni importati dagli Usa. Analizzando attentamente l’indicatore, emerge che in realta’, sebbene la spesa relativa ai consumi continui a crescere, gli investimenti delle imprese non accennano a risalire la china.

Il National Association for Business Economics prevede che nel quarto trimestre l’economia crescera’ soltanto dell’1,4%, contro il +2,7% previsto due mesi fa. Ridotte anche le previsioni sul primo trimestre 2003, che passano a +2,5% dal precedente +3,3%.

Riassume bene le preoccupazioni degli investitori sull’economia il commento di un operatore di Wall Street: “Il terzo trimestre e’ stato decente, ma il focus adesso e’ sul quarto trimestre, le cui stime iniziali sono deboli”, ha detto Mark Bronzo, gestore di fondi per Groupama Asset Management, citato da Bloomberg.com.

Sempre sul fronte macro, ignorate dagli investitori le previsioni ottimistiche del segretario del Tesoro Paul O’Neill, che in un’intervista al Financial Times ha detto: “I redditi reali continuano a crescere. Questo e’ un buon segnale. La produttivita’ continua ad andare avanti e non vedo all’orizzonte nulla che possa ostacolare tale corso. Ritengo che il prossimo anno si aprira’ abbastanza bene”.

Migliore delle attese il dato sulla vendita di nuove case di ottobre. Il settore immobiliare che continua a confermarsi il punto di forza dell’economia USA.

Numerose inoltre le notizie societarie che contribuiscono al clima negativo sui mercati.

In particolare segnaliamo la nota di JP Morgan
sul settore networking (NWX), diversi downgrade su titoli del settore biotech (BTK), la trimestrale peggiore delle stime della societa’ di software Veritas, il downgrade di Legg Mason sul colosso delle infrastrutture wireless Qualcomm (QCOM – Nasdaq), la nota negativa di First Albany sulla societa’ informatica Tech Data (TECD – Nasdaq), gli spunti sconfortanti sulle banche d’affari Morgan Stanley e Goldman Sachs e il downgrade di Friedman Billings sul colosso farmaceutico e blue chip del Dow Jones Eli Lilly (LLY – Nyse).

Indicazioni positive sono invece arrivate sui giganti chip Intel (INTC – Nasdaq) e Micron Tech (MU – Nyse), sul colosso delle infrastrutture Internet Cisco (CSCO – Nasdaq) e sui cellulari.

LENTE D’INGRANDIMENTO SU TITOLI E SETTORI

Performance positiva per la conglomerata Tyco International (TYC – Nyse), che mette a segno un progresso del 2,6%, a quota $17,13, beneficiando del giudizio di David Bleustein, analista di UBS, che ha aumentato il target sul prezzo a $28.

semiconduttori (SOX). La revisione al rialzo da parte di Morgan Stanley sui profitti di Intel (INTC – Nasdaq) non ha avuto un grande impatto sul settore. Lo stesso titolo INTC e’ in leggero ribasso. Un’altra buona notizia arriva sulla societa’ di infrastrutture chip Novellus (NVLS – Nasdaq). La societa’ di ricerca Fechtor Detwiler ritiene che la domanda per i prodotti di NVLS sia in crescita nella prima meta’ del terzo trimestre. Per questa ragione, Fechtor prevede un fatturato migliore del previsto nel quarto trimestre 2002 e ordini in aumento nel primo trimestre 2003. Per Fechtor le condizioni positive di Novellus non sono pero’ generalizzabili all’intero comparto. Praticamente ignorate le buone notizie su Micron Tech (MU – Nyse).

networking. La banca d’affari J.P. Morgan abbia iniziato la copertura sul colosso delle infrastrutture Internet Cisco (CSCO – Nasdaq) con un rating di “overweight”, ma i giudizi sugli altri titoli non sono altrettanto incoraggianti. Secondo il broker, Cisco ha una posizione di mercato ed un bilancio “incredibilmente solido”, ma cio’ non e’ valito per l’intero settore. JP Morgan ha infatti iniziato la copertura di Tellabs (TLAB – Nasdaq), Nortel Networks (NT – Nyse) e Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) con un rating “neutral” e di Lucent Technologies (LU – Nyse) e Ciena (CIEN – Nasdaq) con “underweight”.

telefonia mobile e wireless (YLS). Il settore non beneficia dei dati positivi sulle vendite di cellulari. Secondo la societa’ di ricerca Gartner Dataquest, nel terzo trimestre il settore della telefonia mobile e’ cresciuto a livello globale del 7,8% su base annua, segno che il comparto si sta riprendendo. Pesa sul settore il downgrade di Legg Mason su Qualcomm (QCOM – Nasdaq), il cui rating e’ passato da ‘BUY’ a ‘HOLD’.

software (GSO). Ad innescare le vendite sul comparto la trimestrale peggiore delle stime di Veritas (VRTS – Nasdaq). La banca d’affari USB Piper Jaffray si e’ dichiarata ribassista sul titolo. In calo anche Microsoft (MSFT – Nasdaq). L’agenzia Reuters riporta che il gruppo ha annunciato di possedere una partecipazione passiva pari al 7,4% in Comcast Corp New (CMCSA – Nasdaq).

hardware (GHA). La nota positiva di Morgan Stanley su INTC e sulla domanda di PC non porta fortuna al comparto, che sconta le brutte indicazioni sulla societa’ informatica Tech Data (TECD – Nasdaq). La banca d’affati First Albany ne ha ridotto il giudizio da ‘buy’ a ‘neutral’ sulla scia dei risultati trimestrali. Ha inoltre tagliato le stime sugli esercizi 2003 e 2004.

biotech (BTK). A pesare sul settore le note negative su IDEC Pharmaceutical (IDPH – Nasdaq) e Biogen (BGEN – Nasdaq). Merrill Lynch ha tagliato il rating su IDPH da ‘buy’ a ‘neutral’ e ne ha ridotte le stime sui profitti. Lo stesso broker ha bastonato BGEN, tagliandone il rating da “neutral” a “sell”. La banca e’ persuasa che l’attuale quotazione del titolo non rifletta un significativo rischio sulle vendite del farmaco per la sclerosi multipla Avonex e di quello per la psoriasi Amevive.

finanziari (DJ_FIN). A trascinare al ribasso il comparto le notizie sconfortanti su Goldman Sachs (GS – Nyse) e Morgan Stanley (MWD – Nyse). Secondo il Wall Street Journal le autorita’ potrebbero indagare su un numero di e-mail potenzialmente imbarazzanti scritte dagli analisti finanziari di Goldman. L’analista David Trone, di Prudential Securities, ha abbassato il rating su Morgan Stanley da “buy” a “hold”, dopo che il titolo ieri ha superato il suo price target di $45, portandosi a quota $46,34. Trone ritiene che l’attuale deboleza ciclica dell’economia durera’ almeno un altro trimestre, per cui un incremento nel price target o nelle stime sugli utili della societa’ non sarebbe giustificato. L’analista e’ tuttavia persuaso che GS e Merrill Lynch (MER – Nyse) siano ancora sottovalutati.

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