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WALL ST. A DUE VELOCITA’, VOLATILITA’ ESTREMA

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Un’altra seduta nel segno della volatilita’ per Wall Street. Gli indici si sono mossi nervosamente su entrambi i lati della linea di parita’ prima di archiviare la seduta contrastati. Il Dow Jones, mossosi in un trading range superiore ai 500 punti (+3.3% al picco, -3.2% al bottom), ha guadagnato il 2.02% a 8691, l’S&P500 l’1.27% a 908.15, debole il Nasdaq, in ribasso dello 0.73% a 1603, appesantito dall’ultima trimestrale di Amazon.com.

Alcuni operatori, attratti dai prezzi delle azioni particolarmente depressi dopo il recente sell-off, sono tornati a puntare sull’azionario, ma l’incertezza resta elevata, la situazione globale rimane critica. Sono risultati infatti particolarmente deludenti i segnali emersi sia dal fronte economico che dal comparto societario e da piu’ parti sono stati lanciati allarmi su un possibile inasprimento della crisi (leggi le ultime dichiarazioni di Roubini e Greenspan).

Il dato macro diffuso in mattinata non ha offerto alcuno spiraglio di ripresa sul mercato di lavoro che continua a rimanere debole. Nell’ultima settimana infatti le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono salite in misura superiore alle attese, a 478 mila unita’. Un valore superiore a 400 mila e’ generalmente considerato un sintomo di recessione; lo scorso anno, in questo periodo, l’indicatore era di poco superiore alle 300 mila unita’.

Ad alimentare maggiori preoccupazioni sull’occupazione sono state anche le voci di ulteriori tagli al personale da parte della banca Goldman Sachs (10% della forza lavoro) e del colosso dell’auto General Motors. Il timore degli operatori e dei lavoratori piu’ in generale e’ che altre aziende possano seguire tale strategia per contenere i costi.

In chiaroscuro gli ultimi aggiornamenti dal mercato delle case. RealtyTrac, un’agenzia immobiliare online, ha annunciato che nel mese di settembre i pignoramenti sono dominuiti del 12% rispetto al mese precedente, risultando comunque in progresso del 21% su base annuale. Tuttavia i pignoramenti di abitazioni sono aumentati negli Usa del 71% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2007.

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Sul fronte societario, attenzione ancora incentrata sul flisso di trimestrali aziendali. Dow Chemical ha riportato un aumento dei profitti del 6%, la casa automobilistica Daimler ha rivisto al ribasso le stime sugli utili, Xerox ha annunciato ulteriori misure per la riduzione dei costi. La casa farmaceutica Eli Lilly ha annunciato una perdita di quasi $1.5 miliardi a causa di spese non previste legate ad un’investigazione sul Zyprexa. Numeri migliori del consensus sono stati riportati da Altria Group, Bristol-Myers, e UPS (che pero’ ha anche ammonito sui lunghi tempi della ripresa economica – non prima del 2010).

Nel comparto hi-tech, il colosso retail attivo sul web Amazon.com ha riportato utili migliori delle attese (profitti in rialzo +48%) ma le prospettive di un calo delle vendite per i prossimi mesi hanno avuto l’effetto di spingere il titolo al ribasso del 10% circa in avvio, per poi recuperare interamente sul finale di seduta. Il gigante giapponese Sony ha tagliato l’outlook sull’intero anno fiscale, citando le vendite hi-tech in calo e il difficile momento della divisione finanziaria. Subito dopo la chiusura delle borse sara’ il colosso Microsoft a diffondere i numeri fiscali.

Sugli altri mercati, in rialzo il petrolio. I futures con consegna dicembre sono avanzati di $1.09 a $67.84 al barile. Sul valutario, in lieve recupero l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2880. Ancora in calo l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso $20.50 a $714.70 l’oncia. Avanzano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5340%.

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