Wells Fargo e Wachovia hanno raggiunto un accordo di fusione in un’operazione valutata 15,1 miliardi di dollari. Nasce cosi’ il secondo gruppo bancario degli Stati Uniti, dopo JP Morgan Chase (che si e’ appena fusa con WaMu). La conclusione della vicenda relativa a Wachovia, la sesta banca statunitense, travolta dalla crisi dei mercati finanziari, ha finito cosi’ per spiazzare Citigroup, che in base a una ‘bozza’ di intesa comunicata nei giorni scorsi si sarebbe dovuto aggiudicare l’ istituto.
Gli azionisti di Wachovia riceveranno 0,1991 azioni ordinarie di Wells Fargo per ciascun titolo Wachovia. Grazie ad un’operazione da $15.1 miliardi (che tra l’altro non richiedera’ il supporto della FDIC com’era invece per Citi), Wells Fargo rilevera’ le azioni WB ad un valore di $7 per share (l’ultimo prezzo di chiusura era pari a $3.91).
Nel preborsa il titolo Il titolo Wachovia nel preborsa segna una quotazione in rialzo del 72% a $6.74, Wells Fargo guadagna il 2%, l’azione Citi arretra di oltre il 10%. Wells Fargo prevede oneri a causa della fusione per circa 10 miliardi di dollari precisando che l’ operazione non necessita di alcun aiuto pubblico federale.