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VISCONTI (FIDIA): SOCIETA’ DI NICCHIA, VA IN BORSA

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Inizia il 20 e il 21 novembre l’offerta pubblica di sottoscrizione di Fidia societa’ torinese che progetta, produce e commercializza sistemi integrati per produrre stampi e per la lavorazione di forme complesse.

Il debutto sul Nuovo Mercato è previsto per il 27 novembre. La forchetta di prezzo per l’offerta delle azioni varia tra i 12,6 e i 15,5 euro per un’offerta totale di 1,2 milioni di azioni, di cui il 35% destinato al pubblico indistinto, il resto ad investitori istituzionali, italiani ed esteri. Il lotto minimo e’ di 100 azioni, per un
investimento totale compreso tra un minimo di 1.260 euro e un massimo di 1.550 euro (un euro vale 1936,27 lire).

”La presentazione della societa’ in giro per l’Europa – commenta a WallStreetItalia l’ingegner Luigi Visconti, amministratore delegato di Fidia – è andata molto bene. Certo il momento della quotazione non e’ dei migliori (vista la volatilità del mercato)- prosegue
l’ingegnere – ma noi siamo ottimisti e contiamo sui nostri fondamentali e sulle nostre capacita’. Anche per il range dell’offerta siamo stati umili, se ci paragoniamo ad altre aziende affini come Prime Industrie in Italia e Reni
Show
in Inghilterra”.

Mentre altre società hanno posticipato l’entrata in borsa negli ultimi mese vista la turbolenza dei mercati, Fidia ha scelto comunuq di esordire in una fase di ribassi nell’indice tecnologico.

”La scelta del Nuovo Mercato deriva dall’importante carica innovativa dell’azienda – commenta Visconti – Nella tecnologia per produrre gli stampi lavoriamo in un mercato di nicchia dove la ricerca e’ una componente fondamentale. Per noi e’ impossibile fermarci e per questo
destiniamo circa l’8% del fatturato nella ricerca”.

La somma che la societa’ torinese conta di incamerare varia dai 14,4 ai 17,7 milioni di euro.

”Il cash sara’ utilizzato per fare delle acquisizioni tra piccole e medie imprese da integrare nel nostro gruppo – aggiunge l’amministratore delegato – In 25
anni di attivita’, nei sistemi di fresatura ad alta velocita’ siamo cresciuti mediamente del 18% annuo. Ma ora le acquisizioni sono necessarie per consolidare le posizioni raggiunte e per
crescere ancora”.

Per gli azionisti ci sarà anche un dividendo.

”L’azienda conta anche per il 2000 di distribuire i dividendi e i conti per l’anno in corso sono molto buoni”.

Fidia ha chiuso il 1999 con un utile ante imposte paria 8,3 miliardi di lire. Nel primo semestre di quell’anno l’utile era stato di 3,5 miliardi, mentre nei primi sei mesi del 2000, l’utile prima delle tasse e’ raddoppiato portandosi a 7,2
miliardi di lire.

I principali competitors dell’azienda piemontese sono la giapponese Fanuc e la tedesca Siemens per quanto riguarda il settore dei controlli numerici. Nel comparto della
stampistica “non abbiamo concorrenti e siamo i leader assoluti” aggiunge Visconti.

L’operazione di quotazione sara’ curata da Comit in qualita’ di coordinatore dell’offerta globale, sponsor e specialist.