(9Colonne) – Londra, 27 lug – A meno di un anno dal lancio, Virgin Mobile ha deciso di abbandonare il servizio di tv mobile, rivelatosi un vero e proprio fallimento commerciale nel Regno Unito. La British Telecom, partner di Virgin nel progetto, ha infatti già annunciato lo smantellamento di BT Movio, la società creata per esportare all’estero la tv mobile, e ha annullato il contratto con GCap Media, la compagnia radiofonica proprietaria delle frequenze digitali su cui è trasmesso il servizio. Insomma, entro i primi mesi del 2008, la Virgin Mobile Tv sarà solo un pallido ricordo. I cinque canali della Vmtv erano stati lanciati in pompa magna lo scorso ottobre, con una campagna pubblicitaria del costo di due milioni e mezzo di sterline (3,7 milioni di euro) che vedeva come testimonial Pamela Anderson. Ma la novità in realtà non ha mai preso veramente piede, anche a causa del fatto che l’unico telefonino disponibile sul mercato per poter vedere la Vmtv era un apparecchio piuttosto ingombrante ribattezzato “telefono aragosta”. E solo poche settimane fa i dati degli abbonamenti alla Vmtv parlavano di meno di 10 mila clienti. Il colpo di grazia al progetto sembra averlo dato la Commissione Ue, quando ha chiesto ufficialmente agli operatori europei di telefonia mobile di lavorare a un progetto di tv mobile che possa offrire molti più canali rispetto ai cinque del servizio Virgin. I grandi operatori mobili come Vodafone, 3 e Orange già da tempo stanno utilizzando la loro tecnologia 3G per inviare dei video ai singoli telefoni cellulari, anche se l’obiettivo è quello di riuscire a trasmettere una sorta di doppione della tv tradizionale tramite un unico network, con programmi che possano essere visti da ogni apparecchio dotato del kit necessario. Vmtv è stato il primo servizio del genere, lanciato utilizzando parte dello spettro radio digitale, ma si è riusciti a trasmettere solo un numero limitato di canali: Bbc1, Itv1, Channel 4, E4 e Itn News. Troppo pochi. A proposito del fallimento della tv mobile della Virgin, Bruce Renning, direttore marketing del ROK Entertainment Group – gruppo specializzato nei contenuti multimediali per telefonini – ha definito “ultra-ottimistiche” le aspettative in merito al lancio commerciale della tv mobile. “Dopo tutto – spiega Renning al Guardian – perché pagare un abbonamento per vedere sul telefonino gli stessi canali che si vedono a casa? In particolare quando si sa che la gente non guarda la tv sul cellulare per più di qualche minuto”. “Per avere successo – ha concluso – bisogna fornire una combinazione di notizie, aggiornamenti sportivi e contenuti ‘on demand’ pensati apposta per i telefonini, cioè che vadano subito dritti al punto, catturando l’attenzione dell’utente. Trasferire semplicemente la tv tradizionale sui cellulari non è la risposta”.
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