E’ indubbio che i flussi di capitale si siano riversati sulle borse asiatiche ma l’azionario vietnamita e’ stato stranamente snobbato. L’indice benchamrk VN ha perso il 14% da inizio anno, colpa di timori sull’inflazione (quella annuale sta per toccare le due cifre), una debolezza della valuta (il dong e’ stato svalutato tre volte contro il dollaro dallo scorso novembre) e un deficit commerciale non da poco. Rispetto ai massimi record del 2007, subito prima dello scoppio della bolla, il listino e’ in ribasso del 63%. La crisi finanziaria ci ha messo del suo riducendo l’avversione al rischio.
Ci sono fattori pero’ che andrebbero presi in considerazione, che hanno tutto per fare sperare in corsi azionari migliori per la Repubblica Socialista del Vietnam.