(9Colonne) – Padova, 8 mag – Trentacinque direttori scientifici di Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), tra cui Umberto Veronesi, hanno firmato una lettera rivolta a Romano Prodi per chiedere un suo intervento per la sollecita attribuzione agli Istituti della quota del cinque per mille, destinata dai contribuenti alla ricerca sanitaria. “La ricerca sta alla base del miglioramento delle cure che i cittadini potranno ricevere,” si legge nel documento, “e l’obiettivo della nostra attività scientifica ed assistenziale è la cura di gravi forme di malattia”. I ricercatori degli Istituti Scientifici sottolineano che la quota investita in ricerca dal nostro paese è inferiore a quella stanziata da altri paesi industrializzati. Per questo l’erogazione liberale di fondi aggiuntivi da parte dei contribuenti è stata accolta molto favorevolmente. “Il progresso scientifico avanza velocemente in tutti i paesi economicamente solidi,” scrivono i direttori scientifici, “ma la ricerca per camminare ha bisogno di investimenti la cui tempestività è spesso all’origine del successo”. Al presidente del Consiglio chiedono dunque “che agli IRCCS sia riservato un percorso preferenziale, nel calcolo delle quote e nella distribuzione, rispetto alle altre istituzioni destinatarie del 5/mille, anche in considerazione del numero ristretto degli stessi Istituti”. Nati negli anni ’30, gli IRCCS hanno anticipato il concetto di ricerca traslazionale, ovvero il passaggio delle scoperte scientifiche più innovative all’applicazione clinica sui pazienti. I primi furono 3 istituti oncologici, quelli di Milano, Roma e, poco dopo, Napoli. Oggi gli IRCCS sono 41, tutti dedicati all’assistenza e alla ricerca nell’ambito di malattie particolarmente gravi. Tra essi, 10 sono dedicati alla cura dei tumori.
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