Eni e le sue controllate, con l’eccezione di Italgas che cede marginalmente, sono in rialzo oggi a Piazza Affari.
I titoli petroliferi sono sostenuti, in Italia come nel resto d’Europa, dalle voci di un imminente attacco dell’esercito israeliano all’Olp, Organizzazione per la liberazione della Palestina.
Il future sul Brent, greggio europeo di riferimento, è in aumento dello 0,55% a $25,41.
Vale la pena ricordare, poi, che la giornata di oggi vede in agenda l’appuntamento a Vienna dei paesi aderenti all’Opec.
Il mercato non attende novità sui livelli di produzione, che dovrebbero rimanere ai livelli attuali.
L’incontro tra i ministri del petrolio tuttavia servirà per fare il punto della situazione, soprattutto in vista del fatto che i principali paesi non aderenti all’Opec, cioè Russia e Norvegia, dal prossimo mese torneranno ad aumentare la propria produzione di greggio.
Questo per i paesi Opec rischia di tradursi in una contrazione delle entrate, che potrebbe farsi più grave nei suoi effetti a causa del calo del dollaro, valuta di contrattazione del greggio.
La riunione odierna servirà anche a preparare le basi alla successione all’attuale segretario generale, il venezuelano Ali Rodriguez.
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