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Venezuela verso la guerra civile. Sale tensione Russia Usa

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Si trasforma in uno scontro tra Usa e Russia il caos che si vive negli ultimi mesi in Venezuela.  Il leader dell’opposizione autoproclamatosi presidente, Juan Guaidó ha invitato i dipendenti pubblici ad agire e a partecipare oggi a uno sciopero generale, mentre il presidente Nicolas Maduro annuncia il “fallimento” del golpe ai suoi danni.

Ieri il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha parlato al telefono con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov accusando Mosca di destabilizzare il Venezuela e ha chiesto ancora una volta al Cremlino di smettere di sostenere Maduro.

“L’intervento di Russia e Cuba è stato destabilizzante per il Venezuela e per le relazioni bilaterali USA-Russia (…) La Russia deve porre fine al suo sostegno a Maduro e ad unirsi ai ranghi delle nazioni, inclusa la stragrande maggioranza dei paesi occidentali, che desiderano un futuro migliore per il popolo venezuelano”.

Queste le parole del portavoce del dipartimento di Stato Morgan Ortagus a cui risponde a tono su Russia Today il ministro Lavrov.

L’ingerenza di Washington negli affari del Venezuela è una flagrante violazione del diritto internazionale e che questa influenza distruttiva non ha nulla a che fare con la democrazia (…) La continuazione di questi passi aggressivi è carica di conseguenze e solo il popolo venezuelano ha il diritto di decidere il proprio destino”.

La Russia accusa gli Stati Uniti di ingerenza e punta il dito contro le dichiarazioni di Donald Trump e Mike Pompeo secondo cui le forze armate statunitensi potrebbero intervenire, se necessario, in Venezuela. Il tutto mentre il paese vive una vera e proprio guerra di civile e secondo l’Observatorio Venezuelano de Conflictividad Social sono stati 130 feriti in tutto il paese per pallottole o gas lacrimogeni durante le ultime proteste.