(9Colonne) – Caracas, 17 lug – E’ tornata a trasmettere ieri Rctv, l’emittente venezuelana che due mesi fa fu costretta a terminare le trasmissioni in seguito al mancato rinnovamento delle frequenze da parte del governo di Caracas. Rctv ha ripreso a mandare in onda i propri programmi via cavo e via satellite: due mezzi che in totale raggiungono un terzo delle famiglie venezuelane, che possono permettersi una parabola o un decoder e il pagamento di un abbonamento mensile. Nel frattempo il presidente Hugo Chavez ha invece rinnovato le licenze di altre emittenti che in passato non hanno mancato di assumere posizioni di forte critica al suo operato come ad esempio Venevision, che dal momento in cui è stato accordato il rinnovamento ha comunque abbassato di molto i toni della polemica. “Una posizione di continua critica da parte di un canale televisivo – ha dichiarato la scorsa settimana Gustavo Cisneros, il proprietario di Venevision – non aiuta a risolvere il conflitto, ma piuttosto lo inasprisce”. Cisneros ha quindi spiegato che il suo canale d’ora in avanti tenterà di presentare una visione dei fatti “equilibrata”, senza prendere posizione nell’aspro confronto fra governo e opposizione. “Non è facile essere equilibrati – ha proseguito l’editore – quando alcuni membri del governo vogliono che le televisioni riportino solamente le notizie che mettono in buona luce l’esecutivo, mentre l’opposizione chiede esattamente il contrario”.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Mentre la posizione della Germania nell’affaire Unicredit-Commerzbank solleva numerose critiche tra politici ed economisti che parlano di “ipocrisia del governo tedesco”, il numero uno di Unicredit torna sulla necessità di un’unione bancaria e dei capitali
Dopo un 2023 stagnante, i primi otto mesi del 2024 sono stati archiviati con un calo a due cifre delle immatricolazioni. Un decrescita che ci relega, insieme alla Spagna, agli ultimi posti per vetture elettriche circolanti nell’Ue. A questo punto, diventa difficile (se non impossibile) raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti entro il 2030.
Ancora guai in casa Stellantis. Dopo il profit warning lanciato ieri, viene oggi prorogata la sospensione della produzione della Fiat 500 elettrica presso le Carrozzerie di Mirafiori fino al 1° novembre 2024, come comunicato da Stellantis ai sindacati. La causa principale della sospensione è la persistente carenza di ordini, dovuta alle difficoltà del mercato dei