Economia

VENEZUELA: AL BANDO I NOMI STRAVAGANTI

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(9Colonne) – Caracas, 5 set – Altolà del governo venezuelano ai nomi stravaganti e bizzarri. Caracas sta infatti predisponendo un progetto di legge per proibire che i cittadini battezzino i propri figli con nomi decisamente fuori dal comune. Va detto che se la “deriva” nominale è ormai in voga un po’ ovunque e in maniera quasi trasversale alle fasce d’età – è di ieri il caso del giocatore di rugby di Tonga che ha cambiato il suo nome di nascita con quello del suo sponsor, l’agenzia di scommesse Paddy Power –, in Venezuela ci hanno messo del loro, arrivando a chiamare gli incolpevoli bebé in modi che è un eufemismo definire bizzarri. Se in Italia, ad esempio, va per la maggiore il filone “vip-tv-cinematografico”, con gli annessi battesimi di Kevin, Julia, Asia e Naomi, nel Paese latino-americano si stanno facendo strada principalmente due tendenze: la trasposizione grafica di parole americane e la smodata contrazione di altri nomi. Perciò negli ultimi anni sono stati registrati all’anagrafe il piccolo Yesaidù (dall’inglese “Yes, I do”), la piccola Yuleisy (da “You lazy”), l’altro piccolo Usnavy (da “Us Navy”, la marina statunitense) e l’altra piccola Mileidy (da “My lady”). Meno “preoccupanti”, anche se ugualmente diffusi, sembrano gli adattamenti dei nomi anglofoni, come Maikel (invece di Michael), e le contrazioni estreme come Josmar (José + Maria) e Leomar (Leonardo + Maria). Meno preoccupanti, si diceva, soprattutto se rapportati ad altre invenzioni come Maolenin, Olmelibey, Udemixon e – ma qui c’è anche il cognome – Goodbye Tutankamen del Sol. Insomma Chavez non ci sta e ha così deciso di intervenire per “preservare l’equilibrio e la crescita del bambino”. L’obiettivo è impedire che i piccoli siano battezzati con “nomi che li espongono al ridicolo, perché stravaganti, di difficile pronuncia, perché generano dubbi sul sesso o che contengono espressioni colloquiali famigliari che possano generare un’identificazione confusa”. Un’eccezione sarà prevista per i nomi di origine indigena, ma, negli altri casi, gli uffici dell’anagrafe avranno il potere di rifiutarsi di iscrivere il nome del bambino sul registro delle nascite. L’anagrafe avrà anche una lista con un centinaio di nomi tra i più diffusi che potrà aiutare i genitori nella scelta; lista che, è stato assicurato, si allargherà nel corso degli anni, con l’evoluzione della società.