(9Colonne) – Ginevra, 14 mag – Fu acquistato per corrispondenza nel pieno svolgimento della Seconda guerra mondiale e usato in un campo di concentramento nazista per controllare i turni delle sentinelle e il tempo di percorrenza dei 76 evasi attraverso il tunnel “Harry” nella famosa evasione del 24 marzo 1944, resa celebre dal film “La grande fuga”. L’orologio Rolex, modello Oyster, acquistato nel 1943 dal caporale britannico Clive James Nutting, prigioniero nel campo di concentramento nazista di Stalag Luft III, in Polonia, è stato venduto all’asta a Ginevra, insieme al diario dell’ufficiale britannico contenente la corrispondenza con la Rolex, oltre a disegni, illustrazioni e fotografie, mai pubblicate, che gettano una nuova luce sulla vita nel campo e l’evasione dei 76 prigionieri. Ne dà notizia il Times precisando che il prezzo di partenza fissato da Antiquorum, casa d’aste leader al mondo nel settore dell’orologeria, era di 121.000 euro, ma che dettagli e indiscrezioni sull’asta e sull’acquirente non sono stati resi noti. Nutting, che nel 1963 offrì la propria consulenza per il film di John Sturges, ordinò l’orologio direttamente al fondatore della Rolex, il tedesco Hans Wilsdorf, che preparò tutto il necessario per l’invio e scrisse una lettera al caporale britannico scusandosi in anticipo per il prevedibile ritardo della consegna, dovuto alla guerra, e precisando che non sarebbe stato necessario saldare l’acquisto prima della conclusione del conflitto. Nutting pagò l’orologio nel 1948, quando ormai era tornato a Londra.
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