Avvio di seduta in flessione per i principali mercati azionari del Vecchio Continente. In calo Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che segna un calo dello 0,72%, a 20.715 punti. L’indice All Share cede lo 0,67% Dopo i primi scambi a Francoforte il Dax cede lo 0,94% a 7.149 punti, mentre a Parigi l’indice Cac40 dell’1,02% a 3.923 punti. In calo anche l’indice Ftse100 a Londra che registra una flessione dell’1,02% a 5.867 punti. Chiuse per festivita’ le Borse di Vienna, Oslo, Copenhagen, Helsinki, Stoccolma e Zurigo.
I principali listini della regione Asia sono in netto calo, dopo i dati poco rassicuranti giunti ieri sullo stato di salute dell’economia americana. Il numero di occupati americani è cresciuto appena di 38.000 persone lo scorso mese e un indice manifatturiero ha mostrato il valore più basso dal settembre 2009.
Indice MSCI Asia Pacific in marcato calo. Asx200 dell’Australia il peggiore tra i singoli listini (-2,27%), trascinato dal calo dei titoli legati alle commodities, anche queste in perdita. Shanghai Composite della Cina -2,03%, Nikkei di Tokyo -1,69% in chiusura, Hang Seng di Hong Kong -1,58% e Kospi di Seul -1,27%.
“La crescita della produzione industriale è in calo”, ha detto a Bloomberg Mitsushige Akino, di Ichiyoshi Investment Management Co. “L’economia globale sta attraversando un periodo morto e sempre più investitori preferiscono evitare il rischio”. I dati dall’America vanno infatti a sommarsi a quelli in settimana da altre economie della regione, tra cui Cina e Giappone, che hanno registrato un rallentamento della produzione industriale.
Perdono anche le commodities energetiche, con il Wti che torna sotto quota $100, ora a $99,52 (-0,77%). Brent ($113,96, -0,5%), oro ($1.540, -0,16%), argento ($37,19, -1,34%), rame ($4,0865, -0,49%).
Euro a $1,4373 (+0,36%).