Barksdale Group, la societa’ di venture capital fondata nel 1999 nel pieno della bolla Internet da Jim Barksdale, CEO di Netscape Communications – il browser che ora fa parte di AOL-Time Warner (AOL – Nyse) – ha deciso di sciogliersi.
Barksdale, insieme con altri due ex dirigenti di Netscape – Peter Currie e Quincy Smith – e Danny Rimer, ex analista di una delle banche d’investimento che avevano portato Netscape sul mercato, non sono riusciti a raccogliere investimenti necessari alla formazione di un nuovo fondo a causa delle difficili condizioni di mercato.
I venture capitalist, che hanno investito circa due terzi del primo fondo da $180 milioni in 17 societa’, sostengono che il portafoglio stia operando in attivo, ma secondo la societa’ di ricerca Venture Economics i fondi formati nel 1999 stanno dando i peggiori risultati, con un calo medio del 3,6%.
E’ certo comunque che 14 delle societa’ in cui Barksdale ha investito sono ancora in mano privata e che quasi $20 milioni sono andati persi nell’investimento in HomeGrocer.com il supermercato online che ha portato i libri in tribunale durante l’estate.
Lo scioglimento della venture capital dell’ex capo di Netscape non promette poi nulla di buono per le societa’ VC minori che troveranno ancor piu’ difficolta’ a incanalare parte dei fondi diretti verso le societa’ piu’ note.
Josh Lerner, professore dell’Harvard Business School, ha calcolato che tra il 1989 e il 1995 ha chiuso i battenti il 20% delle societa’ di ventura esistenti e stima che dopo i nuovi massimi della fine degli anni novanta la percentuale di fallimenti potrebbe essere ancor piu’ sostenuta.