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(WSI) – In Europa l’evento più importante della settimana sarà la riunione della Bce dove il consensus di mercato si aspetta un taglio dei tassi da 50pb. Atteso anche il dato relativo alla crescita tedesca nell’intero 2008. Negli Usa la settimana è ricca di interventi da parte di membri della Fed, tra i quali Bernanke. Attesi anche numerosi dati macro quali le vendite al dettaglio, i prezzi al consumo, la bilancia commerciale, la produzione industriale e la fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan.
Tassi di interesse: in area Euro calo dei tassi di mercato grazie al ribasso delle borse. Lo spread 2-10 anni è passato da 154 a 151pb. I dati macro hanno evidenziato la difficoltà del comparto industriale tedesco a novembre: la produzione industriale si è contratta del 6,4% a/a. Il Fmi ha dichiarato che, in base al proprio giudizio, i governi europei sono in ritardo nell’implementazione di manovre fiscali di contrasto alla crisi, poiché stanno probabilmente sottostimando i rischi.
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Nel fine settimana il governo tedesco ha raggiunto un accordo per acquistare, qualora fosse strettamente necessario, quote in aziende industriali insolventi, anche se l’acquisto diretto rappresenta l’estrema risorsa finale qualora le altre fossero insufficienti. La cancelliera Merkel, il cui governo oggi dovrebbe annunciare un piano fiscale biennale da 50Mld€, ha dichiarato che le misure dovrebbero includere un fondo tedesco da 100Mld€, autorizzato all’emissione di garanzie per aiutare le imprese ad emettere obbligazioni.
Oggi non sono attesi dati macro importanti. Sul decennale i supporti si collocano al 3% e 2,93%. Negli Usa i tassi di mercato sono calati sulla scia della debolezza dei listini azionari. Lo spread 2-10 anni è salito da 161 a 164pb. I dati occupazionali hanno confermato la criticità del momento. Il tasso di disoccupazione è salito al 7,2% a dicembre, livello massimo dal 1993. Nell’intero 2008 la variazione degli occupati non agricoli è stata negativa per circa 2,6Mln. Si tratta del peggiore anno dal 1945.
Domenica il neo-presidente Obama ha espresso la propria delusione nei confronti dell’amministrazione Bush per come è stata gestita la prima tranche da 350Mld$ del piano Tarp. Ha promesso un maggiore supporto a favore delle famiglie nel momento in cui si insedierà. A causa della drammaticità della situazione ha avvertito gli elettori che non tutte le promesse elettorali potranno essere implementate, ma si è impegnato a creare 4 Mln di nuovi occupati (il target precedente era di 3 Mln).
Strauss-Kahn, direttore del Fmi, ha annunciato che l’istituzione potrebbe avere bisogno di reperire altri 150Mld$ di fondi da destinare a favore dei paesi emergenti a causa del deterioramento delle condizioni economiche. Inoltre le prossime proiezioni vedranno un significato rialzo delle stime relative alle perdite globali finanziali, attualmente collocate a 1.400Mld$, oltre ad un ribasso delle stime sulla crescita mondiale dal precedente 2,2% stimato. Oggi non sono attesi dati macro. Sul decennale il supporto si colloca al 2,34%. La resistenza a 2,60%.
Valute: nonostante i pessimi dati occupazionali statunitensi, il Dollaro si è apprezzato vs Euro, spinto dalle attese di taglio dei tassi da parte della Bce. Gli speculatori la scorsa settimana hanno continuato a ridurre le posizioni combinate nette corte in Euro, attualmente sui livelli minimi da fine luglio. Per i prossimi giorni la resistenza significativa si colloca piuttosto distante a 1,38. Il supporto da monitorare si colloca a 1,3313.
Occorre prestare attenzione a tale livello poiché, qualora venisse perforato al ribasso, aprirebbe gli spazi per una discesa del cross verso area 1,3070. Yen in apprezzamento favorito dai cali delle borse. Verso Euro il cross si è avvicinato al supporto 120. Il livello successivo si colloca a 119. Verso Dollaro il supporto più vicino si colloca a 89,76.
Materie prime: ancora un ribasso per il greggio Wti tornato in prossimità dei 40$/barile dopo i pessimi dati relativi all’occupazione Usa. In rialzo invece i metalli industriali guidati dal rame (+6,5%). Tra i preziosi in rialzo l’argento (+2%), invariato l’oro. Infine tra gli agricoli segnaliamo i buoni rialzi di grano (+2,8%), caffè (+3%) e soia (+4,9%).
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