(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro oggi riaprono i principali mercati dopo la chiusura per le festività pasquali.
Un articolo di FT segnala dei contrasti tra la Germania e gli altri paesi dell’area circa il tasso al quale concedere l’aiuto di emergenza alla Grecia qualora fosse necessario. La maggior parte dei paesi sarebbe disposta a concedere un tasso del 4-4,5% (quello pagato da altri grandi debitori come l’Irlanda ed il Portogallo), mentre la Germania vorrebbe concederlo al 6-6,5%, ossia quanto quotato dal mercato sul titolo a 10 anni greco.
Nel week end il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che la Bce dovrebbe mantenere il tasso di riferimento su livelli eccezionalmente bassi per sostenere il recupero economico, alla luce della debolezza della ripresa e delle contenute prospettive per un rialzo dell’inflazione.
Il Fmi ha anche aumentato le stime di crescita mondiale per il 2010 portandole al 4,1%, dal 3,9% previsto a gennaio. La notizia è stata riportata dall’Ansa che ha citato una bozza di un report in pubblicazione questo mese.
Per l’Italia il Fmi ha ridotto le stime di crescita allo 0,8%, in calo dall’1% previsto a gennaio. Le stime del governo prevedono una crescita pari all’1,1%. Per il 2011 la crescita è stata portata all’1,1% da 1,3%.
Sul decennale governativo la resistenza si colloca al 3,22%. Negli Usa prosegue la fase di rialzo dei tassi di mercato con il decennale tornato temporaneamente sopra la soglia del 4% per la prima volta dallo scorso giugno. Sul rialzo dei tassi di mercato stanno contribuendo il buon andamento delle borse, i dati macro in sensibile miglioramento, la fine del piano di acquisto da 1.250 Mld$ di Mbs delle agenzie (è terminato il primo aprile) ed il costante flusso di nuove emissioni governative (questa settimana sono previste emissioni di titoli a 3,10 e 30 anni per un totale di 82Mld$).
Sul fronte macro ottime indicazioni sono arrivate dal mercato del lavoro che nel mese di marzo ha visto la creazione di 162.000 nuovi occupati, con un tasso di disoccupazione stabile al 9,7%. Il dato maggiore da 3 anni ha portato il responsabile del National Bureau of Economic Research (NBER, l’istituto che ufficialmente traccia l’andamento dei cicli economici) a dichiarare in un’intervista di essere fiducioso che possa essere terminata la peggiore recessione dagli anni ’30.
Notizie positive sono arrivate anche dall’Ism non manifatturiero salito a marzo ai massimi da metà 2006 e dal settore immobiliare. In questo contesto le borse stanno salendo con l’indice S&P500 in avvicinamento a soglia 1.200.
Il rialzo del 2010 è stato guidato in particolare dai finanziari, beni di consumo discrezionali e industriali. Segnaliamo infine l’ennesimo aumento del tasso di riferimento da parte della banca centrale australiana avvenuto questa notte.
Valute: torna ad apprezzarsi il dollaro vs euro, con la moneta unica penalizzata dai timori che la Grecia possa avere delle difficoltà nel reperire capitali sul mercato. Il paese necessita raccogliere da 5 a 10 Mld$ dagli investitori Usa per far fronte ai circa 10Mld€ di rimborsi previsti per maggio.
Si tratterà del suo primo collocamento in dollari da quasi due anni. Sul cross la resistenza si colloca in prossimità di 1,36, mentre i supporti a 1,3385 e 1,3270.
Nel frattempo la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato al nuovo record storico le posizioni che puntano ad un deprezzamento dell’euro vs dollaro. Lo rivelano gli ultimi dati del Cftc.
Segnaliamo infine che la banca centrale cinese ritiene l’attuale apprezzamento del dollaro solo una fase tecnica temporanea. Prevede che in futuro tornerà a deprezzarsi (anche se non in misura troppo marcata) a causa dell’elevato deficit fiscale e del basso livello sui tassi.
La PBC ha infine avvertito sulla formazione di alcune bolle a livello globale su alcuni asset. Yen in apprezzamento sia vs euro sia vs dollaro dopo il forte deprezzamento delle precedenti sedute. Verso euro il cross, dopo avere raggiunto il primo target della figura testa e spalla in area 128, in mattinata si è riportato intorno a 126. Possibile un test di 125,3 che rimane il supporto principale per oggi.
Materie Prime: prosegue il periodo positivo per le principali commodity guidate al rialzo dal settore energetico. Il petrolio Wti ritorna in prossimità degli 87 $/b, livello massimo dall’ottobre del 2008, dopo i positivi dati macro Usa. Bene anche i metalli industriali e preziosi. Misti gli agricoli.
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