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Valute: continuano a valere metodi di breakout, ma occhio a false rotture

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Legnano – Chi ha lavorato durante gli ultimi mesi utilizzando degli spunti operativi di massima forniti dalle correlazioni tra i diversi strumenti finanziari (subordinati sempre all’analisi dei livelli tecnici), è probabile che tra ieri e questa notte abbia sviluppato un gran mal di testa cercando di comprendere cosa stia succedendo sui mercati.

Di fronte a mercati sostanzialmente laterali e molto incerti, i movimenti infatti non stanno riflettendo alcuna logica correlativa e questo è dovuto alla grande attesa sull’interventismo da parte delle due banche Centrali Europee che si riuniranno questa settimana e sui dati relativi al mercato del lavoro statunitense che verranno pubblicati venerdì.

Il fatto che di fronte ad un ISM manifatturiero relativo al mese di giugno, pubblicato ieri a 49.7, sotto la soglia del 50.00 (precedente 53.5 e attese per 52.0), le borse americane hanno inizialmente reagito male cominciando a scendere e rompendo i supporti di breve in area 1,360.00, salvo poi recuperare fino ai massimi raggiunti in mattinata e mantenersi in fase laterale fino alle prime ore di questa mattina.

Il dollaro si sta mantenedo in fase laterale tra 10,085 e 10,050, un restringimento di volatilità dovuto al fatto che si sta appunto attendendo qualche spunto per poter acquistare o vendere rischio, il che farebbe ripartire le correlazioni che vedono il dollaro venduto di fronte all’eventuale rally positivo.

Questa notte la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere il costo del denaro stabile a 3.50%, il che ha avuto effetti benefici sulla divisa australiana che, come vedremo tra poco, presenta potenzialità rialziste di breve.

Anche la sterlina inglese sta vivendo momenti di alta volatilità che potrebbero far continuare i movimenti decorrelati rispetto all’euro.

Continuiamo a prestare attenzione ai metodi di breakout che stanno offrendo buone possibilità ma che, talvolta, presentano delle false rotture (come quella vista ieri sul petrolio giusto un attimo prima dell’ISM). Il consiglio è dunque quello di andare a posizionare uno stop in pari nel momento in cui il mercato mostra i primi guadagni dopo una rottura.

EurUsd
La moneta unica ha rotto ieri, a ribasso, la figura di flag individuata alla mattina scombinando non poco le carte in tavola. La fase in cui si trova il cambio eurodollaro, ora, sembra ancora di correzione rispetto alla salita mostrata venerdì seppur sembra sia stato trovato un interessante spunto di supporto. Questo livello si trova nei pressi di 1.2560 (coincidente con Fibonacci e con il transito di medie di lungo su grafico orario). La resistenza invece si trova a 1.2610 ed è suggerita dal doppio minimo di ieri mattina.

UsdJpy
Il dollaro yen ha mostrato una grande volatilità tra ieri e questa notte con più di una figura coperta di ampiezza. In tutto questo movimento abbiamo compreso come il livello più interessante da osservare sia la resistenza che transita circa a 79.80 e che riaprirebbe la strada a 80 figura ed oltre.

EurJpy
Il cambio EurJpy non sembra fornire grandi spunti a livello tecnico. Siamo ancora molto attirati dalla tenuta, o meno, del livello di resistenza di 101.50 che si è dimostrato un paio di volte da venerdì, un livello molto forte da superare. Al di sotto invece abbiamo notato come l’area di 100 sia stata oltrepassata di poco ma come rappresenti ancora un interessante livello per uno spunto rialzista.

GbpUsd
1.5650 sul cable ha funzionato molto bene ieri portando, in mattinata, ad una ripresa. Il movimento della sterlina si trova così ad essere racchiuso all’interno di 75 pip di range: 1.5650, appunto, e 1.5725 che da ieri blocca tutti i tentativi di salita del cambio. Questo sembra essere una delle più classiche configurazioni utili per un breakout rialzista.

AudUsd
Il livello chiave di 1.0220 è stato definitivamente oltrepassato ieri (oltre ad essere un livello indicato da Fibonacci sul lungo periodo era molto vicino al transito della media mobile a 200 periodi su grafico giornaliero) ed ora sembra che l’obiettivo iniziale di 1.0375 sia un po’ più vicino. Consideriamo il livello rotto ieri come supporto in caso di correzione odierna.

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