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Valutario: euro venduto per via di Merkel, Schaeuble e Grecia

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Legnano – Merkel, Schaeuble e Grecia. Questi i temi dominanti durante il week end che hanno mostrato i propri effetti all’apertura domenicale dei mercati, con l’EurUsd, il cambio in assoluto più liquido del mercato, che per la seconda volta consecutiva ha visto un gap a ribasso e che da metà di questa notte sta scambiando sotto la soglia di 1.2900 dollari per euro.

La campagna elettorale tedesca della Merkel, impostata sulla necessità di implementare dei piani di austerity per uscire dalla crisi dell’eurozona non ha pagato ed in Germania, nel Nord Reno Westfalia, ha vinto la Spd con circa il 39% dei voti.

Questo è un sentore che va ad appesantire senza ombra di dubbio il sentiment degli operatori verso l’area euro e gli effetti di ciò si stanno vedendo anche sulla moneta unica e non solo, come accadeva fino a non più tardi di tre settimane fa, sui mercati tradizionali dei Paesi in difficoltà (azionari ed obbligazionari).

Le condizioni affinchè l’euro cominciasse a scendere le avevamo inquadrate un paio di settimane fa e fino ad ora il mercato sembra non smentire le prime previsioni di medio termine che siamo stati in grado di produrre quest’anno.

Se al primo dei tre nomi enunciati in apertura facciamo seguire il secondo, troviamo un altro pesante fardello che può far appesantire la moneta unica europea.

Il ministro delle finanze tedesco ha infatti dichiarato che l’eurozona può tranquillamente sopravvivere senza il terzo nome, la Grecia, che durante il week end non è stata in grado di trovare una soluzione sull’accordo di governo di coalizione, tema che verrà ripreso in discussione verso le 18.30 italiane.

Un quadro che sostanzialmente non lascia spazio ad interpretazione, almeno a livello di analisi fondamentale. Ma che anche dal punto di vista tecnico sembra possibile.

Dal punto di vista delle commodities, continuiamo ad osservare delle strette correlazioni positive con il rischio e nel momento in cui esso risulta venduto, come potrebbe essere oggi il caso, esse vengono altrettanto shortate, per cui prestiamo attenzione alla possibile rottura dei supporti in area 1,575.00 per l’oro e 95.00 per il petrolio. Per quanto riguarda le borse ci attendiamo delle aperture in gap negativo.

EurUsd
La rotta della moneta unica continua a risultare ribassista con la conferma, avvenuta nella notte, del passaggio del livello psicologico di 1.29. Dal punto di vista tecnico solamente 1.2875 potrà arrestare un minimo il cambio, anche se sembra proprio che sulla scia delle negatività nuovamente emerse in Europa non vedremo un cambio di nuovo sopra 1.30 molto presto, ma anzi in direzione del minimo precedente di riferimento, 1.2625.

UsdJpy
Per il cambio UsdJpy continuano a valere le analisi fatte nelle settimane passate. I prezzi, infatti, continuano a muoversi all’interno di un preciso canale, oltre il quale potremmo assistere ad un cambiamento. Questo canale presenta due livelli di attenzione: una resistenza posta a 80.30 (che ancora coincide con la media a 100 periodi su grafico H4) ed un supporto, distante, a 78.30. Possiamo aggiungere che, nel breve, il cambio continua a trovare resistenza intorno a 80.05.

EurJpy
Sul cambio EurJpy rimaniamo fedeli all’analisi ribassista di lungo, sapendo che questa teoria potrà continuare ad essere verificata al di sotto di 103 (102.80 per la precisione, visto il minimo di settimana scorsa). Come livello di resistenza, invece, troviamo molto interessante la media di breve (21), su grafico con candele a 4 ore, che passa a 103.45.

GbpUsd
Il cable ha ripreso la strada negativa in direzione di un ritorno sul livello di 1.60 (indicato perfettamente dalla trendline inferiore incominciata a cavallo fra aprile e maggio).

EurChf
Nonostante i continui movimenti di avvicinamento a 1.20, nulla sembra accadere sul cambio EurChf che rimane scambiato in una manciata di pip, come vediamo da giorni. Ancora una volta attendiamo qualche conferma al di sopra di 1.2015 e 1.2025, le due medie mobili di lungo osservabili su un grafico con candele H4.

AudUsd
Nessuno spunto particolarmente originale sul cambio AudUsd. La vicinanza del supporto chiave di 1.0000 (toccato anche nella notte) impone la massima cautela e dovrebbe suggerire un posizionamento favorevole ad una rottura per un ritorno al primo supporto chiave di 0.9865.

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