Roma – Un vaccino contro la malaria. I primi risultati promettono bene. Circa la metà dei bambini che l’hanno ricevuto, per la precisione il 47% di 6.000, di età compresa tra i 5 e i 17 mesi, sono sopravvissuti al contagio. Conosciuto con il nome di RTS,S e ideato dalla GlaxoSmithKline, è in fase di sviluppo ormai da 25 anni.
“I risultati sono incoraggianti, ma c’è ancora tanta strada da fare”, ha detto il Dott. Tsiri Agbenyega, a capo della ricerca contro la malaria presso il Ghanaian hospital, uno degli undici centri ricerca.
Sebbene il 47% non sia un numero elevato, visto che la maggior parte dei vaccini richiede numeri superiori al 90%, il chief executive di Glaxo, Andrew Witty, ricorda che anche solo questi numeri salverebbero milioni di vite negli anni.
Ogni anno infatti circa 780.000 persone muoiono di malaria, la maggior parte di queste nei paesi africani, secondo recenti stime. Appena pochi anni fa i numeri dell’Organizzazione mondiale della sanità parlavano di circa 1 milione, numeri in calo di recente grazie alle donazioni dai vari paesi, per l’acquisto di DDT, reti protettive e farmaci. Ma si può fare ancora tanto e questo vaccino sembra promettere bene.
I test clinici dovrebbero continuare fino al 2014 e dovrebbero coinvolgere 15.000 bambini. Vaccino inizialmente sviluppato per i militari americani, ora trova gran parte del suo supporto dalla Fondazione Gates, no profit per aiuti umanitari del padre della Microsoft.