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UTILI USA: LE REAZIONI DEGLI ESPERTI

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Ecco i commenti a caldo degli analisti all’ultima tornata di utili societari e alle ripercussioni sui mercati americani.

Tobias Levkovich, institutional equity strategist di Salomon Smith Barney

“Oggi, l’avere semplicemente rispettato le stime di First Call viene considerata una grande conquista. Previsioni al ribasso sono ampiamente attese, ma il nodo della questione sara’ il grado di revisione. Lo scenario economico rimane difficile e i rischi sono aumentati. Cio’, tuttavia non fa diminuire la nostra fiducia che il mercato possa mettere a segno poderosi rally”.

First Call – societa’ di analisi

“La nostra unica preoccupazione e’ che molte imprese possano lanciare warning sui risultati del quarto trimestre e del 2003 – osserva la societa’ in uno studio -. Gli allarmi potrebbero arrivare, in particolare, da societa’ che dipendono in misura maggiore dal livello della spesa in conto capitale, quali quelle dei settori industriale e hi-tech, e quelle i cui profitti si basano sulla spesa dei consumatori, come le aziende del comparto dei trasporti e i titoli ciclici”. Altre nubi sui risultati 2003 arrivano, secondo First Call, dai fondi pensione. “Quest’anno l’impatto dei costi pensionistici potrebbe essere modesto, mentre potrebbe essere decisamente significativo l’anno prossimo. Molti analisti non stanno tenendo conto di questo fattore nelle loro previsioni”.

Brent Bracelin, analista hardware di Pacific Crest Securities

Riferendosi in particolare al settore dei pc, l’analista osserva: “Vorremmo essere positivi, ma purtroppo non c’e’ molto di cui esserlo. Guardando al futuro non ci sono indicazioni di grande visibilita’, il che fa capire quanto sia negativa la situazione attuale”.

Peter McTeague, analista di RBS Greenwich Capital

“I mercati hanno scontato cosi’ tante brutte notizie che ogni spunto non negativo viene giudicato come una ‘buona nuova’. I risultati trimestrali di martedi’ rappresentano una situazione di breve termine e non garantiscono la sostenibilita’ dei profitti nel 2003. Speranze eccessivamente ottimistiche e pressioni sui costi sono il nodo della questione”.

Hugh Johnson, chief investment officer di First Albany

“In generale, le notizie sugli utili sono come dovrebbero essere: migliori delle attese. Ma attenzione: e’ certamente presto per mettere la parola fine al mercato orso o alla recessione degli utili iniziata nel quarto trimestre 2000”.

Steve Woolf, analista hi-tech di Commerzbank

Per quanto riguarda la sconfortante trimestrale di Intel (INTC – Nasdaq), secondo l’esperto, “le previsioni negative del colosso dei semiconduttori hanno rafforzato la sensazione che sia in atto un deterioramento nel mercato della domanda finale, specialmente per i pc, le infrastrutture wireless e i prodotti elettronici, e la preoccupazione che non ci sara’ la ripresa stagionale sperata”. Sui risultati del n.1 del chip e’ intervenuta anche UBS Warburg, secondo cui “considerate le nostre stime di una debolezza della domanda di pc fino a meta’ del 2003, riteniamo che i margini lordi rimarranno nel range del 48-50% per i prossimi tre trimestri”. “Intel sta affrontando con convinzione i problemi relativi ai costi: adesso il nodo principale rimane la pressione sui prezzi”, aggiunge la Nomura Securities.

Judah Kraushaar, Merrill Lynch

Commentando i risultati positivi di Citigroup (C – Nyse), l’analista ha osservato che “gli investitori dovrebbero sentirsi rassicurati. Il colosso finanziario ha mantenuto la sua forza nei settori ‘investment’ e ‘consumer’ e continua il processo di separazione delle operazioni”.

Jonathan Murray, senior vice president della divisione investimenti di Legg Mason

“Proprio quando ci si prepara al peggio, ecco che arriva un rally esplosivo. Le valutazioni oggi sono decisamente piu attraenti rispetto a un anno fa, e il rischio per chi possiede azioni e’ notevolmente diminuito. Molti settori sono valutati correttamente, se non addirittura sottovalutati”.

Doug Cote, manager di fondi per ING Aeltus Asset Management

“Gli utili sono cio’ che interessa agli investitori. Quello degli ultimi giorni appare come un rally sostenibile”.

Mark Halperin, gestore di Federated Investors

Commentando gli sconfortanti risultati di J.P. Morgan Chase (JPM – Nyse) sottolineano ”la necessita’ di un immediato cambiamento ai vertici. Se gestissi un portafoglio come questi signori gestiscono la loro banca avrei perso il posto da un pezzo”.