Il primo trimestre si è appena concluso per la maggioranza della società statunitensi e nell’ attesa di conoscere i dati ufficiali di bilancio gli analisti hanno peraltro rivisto al ribasso le previsioni di crescita dei profitti, che sembrano destinati a rallentare non soltanto come conseguenza della guerra.
Sono queste le indicazioni che vengono dagli addetti ai lavori di Thomson Financial, secondo cui nei primi tre mesi di quest’anno la crescita degli utili dovrebbe essere pari all’ 8,3%, contro il +10,0% del quarter precedente. In ogni caso, si tratterebbe del quarto trimestre consecutivo in cui gli utili aziendali registreranno una crescita, sia pure appunto ridimensionata rispetto alle aspettative iniziali. Il grosso degli utili, peraltro, sempre secondo Thomson Financial si concentrerebbe nel comparto petrolifero e del gas naturale; al netto di questa componente, l’ incremento dei profitti sarebbe di appena il 2% circa, per le società comprese nell’ indice S&P 500.
All’ inizio dello scorso mese di gennaio gli analisti si erano detti assai più ottimisti sull’ andamento degli utili, che avrebbero dovuto crescere del 12,0%, peraltro al ribasso rispetto al +17% di previsione fatta all’ inizio di ottobre 2002. “La guerra ha senz’ altro un forte impatto su industrie come la chimica ed il cartario – ha sottolineato Chuck Hill, responsabile per la ricerca di Thomson – ma non su altre attività”. Di conseguenza, non è possibile ricondurre soltanto al conflitto in corso le cause della revisione all’ ingiù delle previsioni di profitto.
Alcuni big del comparto industriale, comunque sia, sono destinati a registrare un ‘boom’ degli utili nel primo trimestre. E’ il caso fra questi di Exxon Mobil, che dovrebbe radoppiare l’ utile, a 68 cents per azione. Per il secondo trimestre, gli analisti invece prevedono che gli utili crescano ma in maniera ancora più contenuta, cioé nell’ ordine del 7,1%, per poi registrare un robusto +13,0% nel terzo.