Kellogg (K – Nyse), il secondo produttore di cereali per la colazione negli USA, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con utili netti di $114,6 milioni, o 28 centesimi per azione.
Sul risultato influisce l’acquisizione di Keebler Foods, che ha portato un’erosione dei profitti. L’utile dell’anno passato, calcolato come se Keebler facesse gia’ parte del gruppo, sarebbe stato di $165,6 milioni.
Escludendo i costi dell’acquisizione di Keebler gli utili pro-forma salgono a $128 milioni, o 32 centesimi per azione. L’acquisizione di Keebler inoltre, secondo le stime della societa’, ha comportato una riduzione dei profitti operativi di $22 milioni, o 4 centesimi per azione.
Le previsioni degli analisti di Wall Street erano di un utile pro-forma di 28 centesimi per azione (consensus First Call/Thomson Financial).
Il fatturato e’ salito del 30,1% a $2,343 miliardi, da $1,80 miliardi del secondo trimestre 2000.
Il titolo in borsa viene da un anno decisamente positivo, avendo sovraperformato l’indice Standard & Poor 500 di oltre il 20%.