Il colosso chimico e farmaceutico DuPont (DD – Nyse), una delle trenta blue chip del Dow Jones, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una perdita netta di $213 milioni, pari a 21 centesimi per azione, contro un utile di $688 milioni, o 66 centesimi per azione, avuti nello stesso periodo del 2000.
Esclusi gli oneri straordinari, la societa’ ha registrato un utile pro-forma di $432 milioni, o 41 centesimi per azione. Secondo i dati di First Call/Thomson Financial, gli analisti a Wall Street si attendevano in media un utile pro-forma di 40 centesimi per azione – le stime erano state abbassate dopo il ‘profit warning’ della societa’.
Il fatturato e’ stato di $7 miliardi, in calo rispetto ai $7,9 miliardi avuti nel secondo trimestre dello scorso anno.
Come pure le altre societa’ del settore, DuPont ha risentito del rallentamento dell’economia americana, nonche’ della diminuzione della domanda in Europa, Sud America e alcune regioni asiatiche.
La societa’ ha infine aggiunto che le cose sembrano continuare a deteriore e che il declino sequenziale tra secondo e terzo trimestre sara’ piu’ o meno pari al declino tra primo e secondo trimestre. Aumentato poi il numero di licenziamenti a 5.500 unita’.
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