La Federal Reserve si prepara ad aiutare l’economia americana, ma secondo Dow Jones potrebbe essere troppo tardi, almeno per gli utili aziendali.
La pressione fiscale si sta infatti facendo sentire e per il quarto trimestre ben 250 societa’, il 45% in piu’ dell’anno scorso, hanno preannunciato risultati inferiori alle aspettative.
Tra gli ultimi ‘warning’ quello di Apple Computer (AAPL) -che prevede il primo trimestre in perdita degli ultimi tre anni -, Xilinx (XLNX), LSI Logic (LSI) e 3 Com (COMS), che vanno ad aggiungersi agli annunci di altre societa’ ad alto profilo quali Gateway (GTW), Motorola (MOT), AT&T (T) e Dell Computer (DELL).
Alcuni operatori attribuiscono questo flusso di preavvisi alle nuove regole sulla trasparenza messe in atto dagli organi regolatori di borsa, ma l’improvviso raffreddamento dell’economia e’ il principale colpevole.
“Mentre il numero dei ‘warning’ e’ salito a causa della regola ‘fair disclosure’, la percentuale di preavvisi negativi o positivi e’ influenzata dalla posizione in cui ci si trova nel ciclo dei guadagni – ha commentato Charles Reinhard di Lehman Brothers – Sembra che abbiamo superato il momento dei guadagni”.
L’ondata di cattive notizie potrebbe anche non essere finita. Joe Cooper di First Call pensa che le societa’ si prenderanno un momento di pausa per le feste per poi tornare a inondare il mercato di warning nel mese di gennaio.
Anche gli analisti temono questo scenario e dall’inizio di ottobre hanno tagliato per il quarto trimestre le stime di crescita degli utili delle societa’ dello S&P 500 di 6 punti percentuali, dal 15,6% al 9,7%. In condizioni normali gli operatori rivedono le proprie previsioni di solo l’1% al mese.
Persino Abby Joseph Cohen di Goldman Sachs – tradizionalmente rialzista – ritiene che le stime sugli utili siano ancora troppo alte e ricorda agli investitori che i risultati dell’ultimo trimestre, i piu’ difficili da prevedere, sono generalmente piu’ deboli delle aspettative.
Le perdite sono infatti ascritte in bilancio nell’ultimo periodo prima di iniziare un nuovo anno.
Cohen prevede quindi che la crescita degli utili del quarto trimestre si assesti attorno al 7% – contro il 21,4% dell’anno scorso, il 21,6% del secondo trimestre e il 18,1% del terzo – presumendo una crescita economica del 3%. Molti economisti non sono pero’ cosi’ ottimisti.
E’ il settore teconologico che risente maggiormente delle revisioni sugli utili (gli analisti hanno abbassato le previsioni dal 29% al 14%) e quello dei beni di consumo (che dovrebbe calare di solo l’1% nel quarto trimestre dopo essere sceso del 7% nel terzo periodo); Joe Cooper dubita che i commercianti riescano a migliorare i profitti in un clima economico in via di deterioramento.
Dow Jones pero’, non suggerisce di abbandonare il mercato.
L’economia e’ semplicemente in una fase di transizione verso un ritmo piu’ sostenibile.
Un tasso di crescita piu’ ridotto rappresenta poi, secondo il guru di Goldman Sachs, una buona notizia perche’ aumenta la longevita’ dell’espansione economica.
Non si deve dimenticare la possibilita’ di un aumento delle valutazioni. Prevedendo tassi d’interesse a livelli costanti l’analista di Lehman Brothers ha calcolato che il rapporto prezzo-utili dello S&P 500 potrebbe passare da 22 a 25 e se la Federal Reserve decidesse di tagliare i tassi le valutazioni potrebbero anche salire ulteriormente. Il mercato sta gia’ aspettando risultati migliori per il secondo e terzo trimestre.