National Semiconductor (NSM – Nyse), uno dei principali produttori mondiali di chip per telefoni cellulari, ha chiuso il terzo trimestre fiscale con una perdita netta di $37,8 milioni, o 21 centesimi per azione, contro l’utile di $39,2 milioni, o 27 centesimi per azione, dell’analogo trimestre dell’anno scorso.
Il risultato è decisamente migliore delle stime (consensus Thomson Financial/First Call, Multex e Zacks), che erano di una perdita di 27 centesimi per azione.
Il fatturato è sceso su base annuale del 22,3%, attestandosi $369.5 milioni, poco al di sopra delle attese: il consensus di Multex e di Thomson Financial/First Call era di $364 milioni.
Per il prossimo trimestre, il quarto fiscale, la società prevede di registrare ancora una perdita, anche se di entità inferiore rispetto a quella dei tre mesi precedenti, mentre il fatturato dovrebbe salire a $390-$405 milioni.
Le aspettative degli analisti consultati da Thomson Financial/First Call sono di una perdita di 15 centesimi per azione, su un fatturato di $391 milioni.