Lexmark International (LXK – Nyse), il secondo produttore americano di stampanti per computer, ha registrato nel secondo trimestre dell’anno un utile netto di $87,1 milioni, pari a 65 centesimi per azione.
Il risultato e’ salito del 3% rispetto all’utile netto di $84,1 milioni, o 62 centesimi per azione del 2000 e ha battuto le stime del mercato (consensus First Call/Thomson Financial), che si attendeva un utile di 64 centesimi.
Il fatturato e’ cresciuto dell’11% a $988 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Lexmark ha ridotto tuttavia le stime per il terzo e il quarto trimestre, e prevede ora rispettivamente un utile di 50-60 e 70-80 centesimi per azione, in calo rispetto alle stime di mercato che si attestano a utili di 68 e 83 centesimi per titolo.
Il gruppo ha motivato la revisione ribassista con la diminuzione nella domanda e il crollo nei prezzi.