British Telecom ha annunciato una pesante caduta dei profitti nel quarto trimestre 2000, e previsto un aumento del debito fino a 30 miliardi di sterline alla fine del primo trimestre 2001.
Nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno il gruppo britannico ha messo a segno un utile lordo (utile ante-imposte) pari a 760 milioni di sterline, contro i 651 milioni di sterline dello stesso periodo del 1999.
Il MOL del quarto trimestre 2000, tuttavia, include guadagni una-tantum di 500 milioni di sterline, dovuti a una serie di dismissioni e di cui 464 milioni di sterline vengono dalla cessione della sua quota di Sunrise, joint-venture realizzata con gli svizzeri.
Non considerando queste voci eccezionali, gli utili per azione si sono dimezzati, passando dagli 8 pence del 1999 ai 4,3 pence del 2000. Secondo BT, comunque, la riduzione degli utili nel quarto trimestre dell’anno è stato causato dal peso degli interessi che è stato necessario pagare per far fronte all’acquisizione delle licenze UMTS per i telefonini di terza generazione. La compagnia ha infatti pagato interessi per 339 milioni di sterline.
Entro la fine del prossimo esercizio BT intende ridurre il suo debito di circa 10 milioni di sterline, magari riducendo le partecipazioni non strategiche che ha in portafoglio, o alcuni business internazionali.
BT ha già annunciato un programma di ristrutturazione che è passato attraverso la suddivisione della compagnia in quattro distinti rami: BT Wireless, BT Openworld, Ignite, Yell.
Nella seconda metà del prossimo anno potrebbe andare sul mercato il 25% della divisione Wireless, da cui BT si aspetta un guadagno di 5 miliardi di sterline.