Bipop Carire ha chiuso il 1° semestre con un utile netto di €56 milioni, in calo del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La raccolta netta è stata pari a €2,1 miliardi, la massa di risparmio gestito è invece aumentata del 19% a €55,6 miliardi.
Il totale attivo del gruppo a €27,4 miliardi (+ 67%) mentre le commissioni nette sono scese a €327 milioni (-29%).
I risultati preliminari davano un utile netto di €85 milioni, ma la società ha deciso per “un aumento degli accantonamenti relativi alle rettifiche su crediti legate al peggioramento delle condizioni economiche e di mercato verificatesi successivamente alla presentazione dei risultati preliminari del 1° semestre 2001 per ulteriori €47,5 milioni”
Sulla flessione dell’utile netto ha pesato anche “una minore contribuzione delle commissioni nette, le perdite sulle operazioni finanziarie e l’attività di cessione dei crediti”.
Per quanto riguarda il risparmio gestito la raccolta netta generata nel primo semestre 2001 è stata di €376 milioni.
Gli impieghi hanno raggiunto i €15,1 miliardi, un aumento del 46% rispetto allo scorso anno, grazie “soprattutto al contributo delle società prodotto”, mentre le sofferenze nette sono di €128 milioni, lo 0,84% dei crediti alla clientela.
La rete distributiva ha raggiunto a fine giugno 597 punti vendita, 77 in più rispetto al 31 dicembre del 2000, i promotori del gruppo al 30 giugno sono aumentati di 420 unità rispetto al 31 dicembre 2000 a 3550 unità, mentre le reti di vendita specializzate in mutui, credito al consumo e leasing sono 920.
A Piazza Affari il titolo viene scambiato a €2,335 (-1,27%).