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Usa: Vino, Italia primo fornitore

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L’Italia si conferma il primo fornitore di vino da tavola degli Stati Uniti. L’anno scorso le nostre esportazioni sono cresciute del 10 per cento, per un valore di 728 milioni di euro. L’export della Francia, nostro principale competitore, si è fermato a poco più di 726 milioni di euro. Parigi però ci surclassa per quanto riguarda i vini frizzanti, che lo scorso anno la Francia ha esportato per 670 milioni di euro, contro i nostri 115 milioni. Tra i nostri principali competitori ci sono Australia, Spagna e Cile. Proprio l’Australia rischia nei prossimi anni di insediare il nostro primato. Se infatti prendiamo le quantità di vino da tavola importato dagli Stati Uniti, l’Australia è il primo fornitore e noi siamo i secondi, seguiti da Francia e Cile. In sostanza, gli australiani esportano di più, ma a prezzi notevolmente più bassi. Un litro di vino australiano viene, infatti, mediamente pagato circa 4 euro, contro i 7 euro del vino italiano e i 10 euro del vino francese.
Tra i tipi di vini maggiormente preferiti dagli statunitensi troviamo il Merlot e lo Chardonnay. Per il segretario generale della Camera di commercio di Miami, Nevio Boccanera, “il mercato Usa è altamente competitivo e non dà spazio a improvvisazioni: per vincere occorre una cura particolare del marketing e un’attenzione al cliente, caratteristiche alle quali spesso le piccole aziende italiane non sono preparate. Negli ultimi tempi, le cose stanno un po’ cambiando. Ci sono imprenditori, anche giovani, più maturi e meno avventurieri. È uno degli effetti della globalizzazione”.