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(WSI) – Tassi di interesse: : in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva, con lo spread sul 2-10 anni rimasto pressoché invariato. Sul monetario il tasso Euribor tre mesi continua a registrare nuovi minimi a 1,23%. Il differenziale sul decennale Italia-Germania si è invece portato sotto i 100 pb in attesa del nuovo bund tedesco in asta oggi con un’emissione fino a 7Mld€ che negli ultimi giorni ha contribuito all’incremento dei tassi su tale comparto.
Attese aste anche in Francia per 6,5-8 Mld€ di titoli a 2 anni e 5 anni, e di 1-1,5 Mld€ di titoli indicizzati all’inflazione francese ed europea a 8 e 11 anni. Sul fronte macro ieri è stato pubblicato l’indice Zew tedesco che ha visto un forte recupero della componente prospettica a fronte di un peggioramento di quella corrente, continuando a segnalare un miglioramento per i prossimi mesi.
Sempre in Germania, secondo quanto riportato da Reuters, il 27 maggio dovrebbe essere approvato una manovra finanziaria supplementare al fine di coprire un deficit nelle entrate fiscali. In mattinata invece è stato pubblicato il Pil spagnolo del 1° trimestre che ha registrato un calo dell’1,9% t/t da -1% del quarto. Il calo è da attribuire soprattutto agli investimenti ed ai consumi privati. Relativamente alla crescita il membro della Bce Stark ha dichiarato che quest’anno il Pil potrebbe scendere in tutti i trimestri sebbene ad un ritmo più moderato. Sul decennale è confermata la resistenza a 3,47%.
Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla parte a lungo termine ed in calo su quella a due anni, contribuendo alla continuazione della fase di incremento della pendenza di curva che sul segmento 2-10 anni governativo è arrivata in prossimità dei 240pb. Sul mercato azionario si è registrato un calo delle quotazioni nel finale di seduta portando la variazione giornaliera dell’indice S&P500 prossima a zero. Bank of America ha annunciato che il programma di emissioni di nuove azioni ordinarie iniziato lo scorso 8 maggio, si è concluso ieri con un ammontare totale raccolto di 13,5Mld$. I risultati degli stress test avevano indicato BofA come la banca Usa con maggiore esigenza di ricapitalizzazione (circa 34Mld$).
Nel frattempo la Fed ha annunciato ieri un’ennesima modifica al piano Talf, allargando la tipologia di collateral presentabile a fronte di finanziamenti erogati dalla Fed. A partire da luglio verranno infatti accettati anche titoli aventi come sottostanti mutui commerciali (CMBS) emessi prima dell’1 gennaio 2009. Inoltre è stato portato a 5 il numero di agenzie di rating (includendo ora anche DBRS e Realpoint) accettate dalla Fed per verificare la presenza del requisito del rating massimo su tale categoria di collateral. Le continue revisioni del piano Talf evidenziano gli sforzi della Fed per cercare di far ripartire tra giugno e luglio il mercato dei titoli aventi come sottostante credito al consumo e CMBS, dopo una partenza piuttosto fiacca.
La stessa Fed ha fatto sapere (attraverso dichiarazioni di esponenti in forma anonima) che risponderà entro l’8 giugno alle richieste di rimborso dei fondi Tarp avanzati da alcune banche. Infine, secondo indiscrezioni di stampa, l’amministrazione Obama entro la prossima settimana potrebbe annunciare un piano di riassetto delle autorità di vigilanza che contemplerebbe la riduzione dei poteri della Sec a favore di maggiori poteri conferiti alla Fed, oltre alla creazione di nuove agenzie addette ad esempio alla vigilanza nel settore del credito al consumo. Sul fronte macro ad aprile l’apertura dei nuovi cantieri si è attestata ai minimi storici. Sul decennale resistenza fissata a 3,35%.
Valute: Dollaro in deprezzamento vs Euro sulla scia della prosecuzione del rialzo del prezzo del greggio e malgrado la chiusura sostanzialmente invariata delle borse Usa. Nel breve il primo livello di resistenza si colloca a 1,3670 seguito da 1,3740. Lieve apprezzamento dello Yen su timori che la fase di recessione possa prolungarsi nel tempo. Questa notte il Pil giapponese del primo trimestre è calato del 15,2% annualizzato, guidato dai contributi negativi delle esportazioni nette, dei consumi e degli investimenti aziendali. Sull’Euro/Yen la resistenza oggi si colloca a 131,86, il supporto a 127.
Materie prime: l’incendio presso una raffineria nel Texas ha favorito il rialzo del greggio Wti (+1%) e della benzina Usa (+3,1%). Oggi sono attesi i dati settimanali sulle scorte Usa. In forte calo il gas naturale (-5,4%). Andamento contrastato per i metalli industriali, positivi invece i preziosi con l’argento in rialzo del 2,2%. Tra gli agricoli in rialzo il caffè (+2,2%), in calo il cotone (-2,3%) su produzione cinese attesa oltre le attese. In lieve calo il grano (-0,3%)
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