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USA: TASSI DI MERCATO CON TENDENZA AL RIALZO

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(WSI) –
Negli Usa attesi i dati sul mercato del lavoro. I principali indicatori anticipatori lasciano propendere per l’ipotesi di una variazione degli occupati non agricoli molto vicina a quella del mese precedente pari a +128.000 unità. Il sondaggio ADP è stato l’unico segnale di un possibile dato al di sotto delle attese.

Tassi di Interesse: in area euro ieri si è assistito ad un lieve rialzo dei tassi di interesse che ha interessato soprattutto la parte a lungo termine della curva, con lo spread sul tratto 2-10 intorno ai 13 pb. Il discorso di Trichet successivo alla riunione della Bce, conclusasi con un rialzo dei tassi di 25 pb, ha confermato le attese di un ulteriore rialzo nella riunione di dicembre.

Lo scenario della Bce rimane ancora posizionato verso l’ipotesi di un tasso di inflazione sopra il 2% nel 2006 e 2007, con i principali rischi che si annidano sulle possibili rivendicazioni salariali e sull’elevato credito al settore privato. Penalizzato ieri il mercato obbligazionario italiano, con lo spread Italia Germania sul tratto decennale salito in prossimità dei 30 pb. Oggi non sono attesi dati macro di rilievo, con gli operatori focalizzati sui dati del mercato del lavoro statunitense.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della prosecuzione del rally delle borse ed anche di ulteriori discorsi di membri della Fed (Kohn, Plosser) che hanno ribadito come dal loro punto di vista i rischi maggiori vengono dai prezzi piuttosto che dalla crescita. Oggi i dati sul mercato del lavoro rappresentano il mover di rilievo: gli operatori sembrano aver già incorporato l’ipotesi di un dato vicino a quello di agosto o leggermente inferiore. A meno di un dato palesemente al di sotto delle attese e in vista del ponte lungo del Columbus Day del prossimo lunedì, si potrebbe assistere a prese di profitto che potrebbero portare il decennale verso il 4,65% e, nel corso dei prossimi giorni fino al 4,72%. Nel caso contrario rimane valido il supporto a quota 4,53%.

Valute: Dollaro ancora stabile verso Euro e vicino al supporto a quota 1,264. Laddove il dato sul mercato del lavoro fosse deludente si potrebbe assistere ad un movimento fino ad 1,277. In ogni caso, il richiamo sul tema inflazione che sta arrivando da diversi membri della Fed potrebbe sortire effetto nei prossimi giorni limitando per ora il deprezzamento del Dollaro e confinandolo eventualmente fino alla soglia di 1,282. Torna ad indebolirsi lo Yen sui timori che la Corea del Nord possa effettuare il proprio test nucleare nei prossimi giorni. Contro Euro segnaliamo la resistenza intorno a 150,50 ed il supporto intorno a 148,55. Contro Dollaro la resistenza passa da 118,40 ed il supporto da 117,39.

Materie Prime: recupera ieri il prezzo del petrolio che si è portato in prossimità dei 60 $/b, dopo la diffusione di una notizia secondo cui l’Opec sta pensando di ridurre la produzione di greggio nell’ambito di una riunione straordinaria che probabilmente si terrà nel corso del mese. In mattinata tuttavia la notizia di una non adesione da parte dell’Arabia Saudita ha nuovamente riportato le quotazioni sotto i 60 $/b. Oltre agli energetici, continua a salire il settore dei metalli industriali e dei preziosi che nell’ambito dell’indice Crb hanno guadagnato rispettivamente l’1% e l’1,5%.

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