Un periodo prolungato di tassi di interesse ai minimi record e’ il modo migliore per provocare la creazione di pericolose bolle. Per questo l’ideale sarebbe alzare i tassi di riferimento all’1%, il che avrebbe il doppio effetto benefico di mantenere il costo del denaro su livelli estremamente bassi e allo stesso tempo manderebbe un segnale chiaro che la politica monetaria troppo accomodante per rispondere alla crisi e’ ormai acqua passata.
Lo ha detto Thomas Hoening, uno degli esponenti votanti del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, precisando che se mantenuti su livelli cosi’ bassi per tanto tempo, i tassi di interesse incoraggiano la messa in atto di operazioni finanziarie rischiose. Il consiglio e’ quello di alzare il costo del denaro per prevenire la creazione – e lo scoppio – di un’altra bolla.
“Sono convinto che mantenere lo status quo sui tassi a questi livelli cosi’ bassi per un periodo prolungato incoraggi la formazione di bolle, perche’ privilegia il debito sull’equilibrio e i consumi sui risparmi”, ha dichiarato ad una comunita’ industriale il presidente della Fed di Kansas City Thomas Hoenig, noto falco del FOMC.
“Anche se non si sa da dove la bolla potrebbe emergere, se lasciate cosi’ come sono le condizioni attuali invitano ad un boom creditizio e, inevitabilmente, ad uno scoppio della bolla”.
Per due volte Hoening ha votato contro la decisione della Fed di mantenere i tassi guida allo 0-0.25% per un periodo di tempo prolungato, suggerendo che non e’ piu’ necessario avere le mani legate in un contesto di ripresa economica.