Nella settimana conclusasi l’11 dicembre le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 3000 unita’ a 420000, facendo mieglio delle attese del mercato.
Rivisto al rialzo – manco a dirlo – il dato di sette giorni fa, da 420000 a 421000.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa. Gli analisti si aspettavano in media una lettura pari a 425000 unita’.
A detta degli economisti le autorita’ di politica monetaria e i politici dovranno concentrarsi sul mercato del lavoro se vogliono aspirare a migliorare il passo della ripresa: piu’ persone hanno un’occupazione e piu’ saliranno le speranze che la crescita ancora abbastanza debole degli Stati Uniti prenda piede.
Va sottolineato tuttavia che il mercato del lavoro dovra’ chiaramente impiegare ancora del tempo prima di poter guarire completamente, con la disoccupazione che rimane su livelli preoccupanti di 9.8%, in prossimita’ dei massimi di 26 anni. Ma la strada e’ quella giusta. Per lo meno da qualche settimana si riscontra una stabilizzazione, con il peggio che sembra essere ormai alle spalle.
Quanto al numero di persone che continua a ricevere assegni di sussidio, nella settimana conclusasi il 6 novembre la cifra e’ salita a 4.113 milioni da 4.113 milioni (dato modificato dalla precedente lettura). La stima era per un risultato pari a 4.078 milioni.
“La congiuntura sottostante sembra propendere per un calo delle cifre e questo si sposa bene con un miglioramento nel mercato del lavoro”, ha detto a Bloomberg Scott Brown, chief economist di Raymond James & Associates prima della pubblicazione delle cifre. “La ripresa e’ ancora intatta, ma non e’ abbastanza solida da spingere il tasso di disoccupazione in calo in maniera significativa”.
La media a quattro settimane, misura piu’ attendibile perche’ meno volatile, e’ calata da 428000 a 422750, il livello piu’ basso dal 2 agosto 2008. e’ scesa da 431.500 ai minimi di oltre due anni (agosto 2008) di 427.500.
Va tuttavia sottolineato che si tratta della 31esima settimana su 32 che i dati della settimana precedente sono stati rivisti in peggio. Siamo a quota 39 revisioni negative complessive nel 2010, contro le sole 6 che hanno evidenziato una cifra migliore una volta che sono state modificate.