Con 7 voti favorevoli e uno contrario, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha avallato le norme federali sulle tariffe all’ingrosso nella telefonia locale.
La decisione rappresenta una vittoria legale per gli operatori su lunga distanza nei confronti delle Baby Bell.
Cosa ancor piu’ importante, il verdetto della Corte Suprema potrebbe far risparmiare agli operatori di ”long distance” centinaia di miliardi di dollari e rendere piu’ facile per loro competere a livello locale.
La decisione aiuta poi i nuovi operatori locali nati negli ultimi cinque anni.
Al fine di stimolare la competizione sul mercato della telefonia locale, nel 1996, in una storica revisione delle leggi sulle telecomunicazioni, il Congresso Usa autorizzo’ la Federal Communication Commission (FCC, l’organo Usa di controllo sulle tlc) a stabilire quanto i colossi della telefonia locale – tra cui le Baby Bell – potessero farsi pagare da altri operatori per l’accesso ai propri network. Le norme dell’FCC permisero inoltre ai competitor degli operatori locali di scegliere quali parti di un network affittare.
In cambio, le Baby Bell avrebbero avuto il permesso di vendere servizi di ”long distance”, un mercato dal quale fino ad allora erano rimaste escluse.
Per anni le Baby Bell hanno combattuto contro queste norme, accusando la FCC di costringerle a offrire l’accesso a prezzi inferiori a quelli di costo. Ma oggi la Corte Suprema ha ribadito la bonta’ delle leggi federali.
I rivali delle Baby Bell hanno applaudito la decisione della Corte Suprema, giudicandola una vittoria per i consumatori e per la competizione nel mercato della telefonia.