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USA: SON FINITI I TEMPI DEL CREDITO FACILE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

WSI) – Tassi di interesse: in area Euro si è registrato un rialzo dei tassi di mercato soprattutto sulla parte medio-lunga della curva con il differenziale 2-10 anni che si è portato a 203 pb da 196. La Banca Svizzera ha mantenuto invariati i tassi, ormai prossimi allo zero (Libor tre mesi in Franchi svizzeri resta tra 0%-0,75%), la politica di riacquisto di bond e gli interventi per evitare un forte apprezzamento della valuta. L’istituto inoltre ha chiesto la separazione delle parti delle principali banche come UBS e Credit Suisse al fine di contenere i rischi per l’intera economia. Occorre una quantità maggiore di capitale proprio rispetto agli asset detenuti per ridurre ulteriormente la leva finanziaria.

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Positive le aste che si sono tenute ieri in Francia e Spagna registrando in entrambi i casi una domanda superiore all’offerta. In Italia l’agenzia di rating Moody’s ha messo sotto osservazione i rating di 21 banche italiane per un possibile abbassamento. Negli Usa si è assistito ad un rialzo dei tassi di mercato su tutte le scadenze sulla scia del recupero dei listini azionari in seguito ai buoni dati macro. Lo spread 2-10 anni è salito da 253 a 256pb. Nel mese di maggio il leading indicator è cresciuto per il secondo mese consecutivo, attestandosi al +1,2%, livello massimo dal marzo 2004. L’indice di Philadelphia è salito ai massimi da nove mesi nel mese di giugno (-2,2 da -22,6) evidenziando come la fase di contrazione si stia attenuando.

Alla luce di tali dati, le borse Usa hanno reagito mettendo a segno lievi rialzi, guidati dal settore healthcare, utility e beni essenziali. In rialzo le aspettative di inflazione misurate dalle breakeven sui Tips. Il segretario al Tesoro, Geithner, ha dichiarato che gli americani devono rendersi conto che i giorni dell’estrema facilità nell’ottenere la concessione di finanziamenti e dell’eccessiva propensione al rischio sono terminati. Ha detto in modo esplicito “è molto importante che la gente capisca che non possiamo ritornare come prima”.

Per ciò che riguarda l’outlook, il segretario ha aggiunto che sono presenti segnali di stabilizzazione sul fronte economico e finanziario. Gli Usa dovranno comunque affrontare un periodo molto difficile in futuro. Di fronte alla commissione bancaria del senato ha difeso pubblicamente la proposta di riorganizzazione finanziaria annunciata dal presidente Obama, aggiungendo che gli Usa non possono permettersi di rimanere inattivi. Alcuni esponenti hanno espresso i loro dubbi sugli eccessivi poteri dati alla Fed, in particolare il possibile conflitto di interessi tra il tradizionale ruolo della Fed di gestore della politica monetaria e la responsabilità di principale organo di vigilanza del sistema finanziario. Oggi non sono attesi dati macro negli Usa. Sul decennale governativo le resistenze si collocano a 3,85% e 3,90%.

Valute: la migliore atmosfera registrata sulle borse ha favorito un apprezzamento dell’Euro vs Dollaro con il cross che continua però a stazionare sotto la resistenza collocata a 1,40. I supporti sono individuabili a 1,3870 e 1,38. Oggi non sono attesi dati macro in Europa e negli Usa tali da impattare significativamente sul cross, che pertanto potrebbe dar luogo prevalentemente a movimenti guidati dall’analisi tecnica e dall’andamento delle borse. Deprezzamento dello Yen favorito dal rialzo del listino azionario nipponico. Verso Dollaro il supporto si colloca a 95,50, la resistenza a 97,50. Verso Euro il supporto si colloca a 132,36, mentre le resistenze a 135 e 136.

Materie Prime: andamento contrastato per il settore energia con il lieve rialzo del greggio Wti (+0,5%) ed il forte calo del gas naturale (-3,8%). Positivi i metalli industriali guidati da alluminio (+1,2%) e nichel (+1,1%). Leggermente negativi i metalli preziosi. Consueto andamento contrastato per gli agricoli tra i quali spiccano i rialzi di cotone (+3,5%) e caffè (+1,7%) ed i cali di mais (-1,1%) e grano (-1%).
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