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USA: SI ALLENTA L’ALLARME INFLAZIONE

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro il calo del mercato azionario ha favorito il calo dei tassi di mercato che ha interessato tutta la curva e soprattutto la parte a breve termine che ha spinto il differenziale 2-10 anni oltre i 100 pb. E’ continuato il calo del tasso Euribor a 3 mesi nell’ordine di circa 7pb.

La BoE ha annunciato che nell’ambito degli strumenti di finanziamento sostituirà lo Special liquidity Scheme, introdotto in precedenza per allentare le tensioni sul credito, con altre due nuove linee: l’overnight operational standing facility, attraverso cui si potrà chiedere fondi a 25 punti sopra il tasso di riferimento (prima lo spread era pari a 100 pb) e la Discount Window Facility a trenta giorni che mette a disposizione titoli governativi in cambio di collaterale tra cui vengono incluse anche emissioni di titoli cartolarizzati e covered bond.

In Italia si è conclusa la prima operazione di prestito titoli da parte della Banca d’Italia al sistema bancario per un totale di 1,9 Mld€ rispetto ad un’offerta fino a 10 Mld€. La crisi finanziaria sta colpendo molti dei paesi emergenti europei. In particolare l’Ungheria ha ricevuto una linea di credito dalla Bce di 5 Mld€, mentre l’Ucraina dovrebbe ricevere dal Fmi un prestito di oltre 14 Mld$.

Negli Usa mercati azionari in recupero, spinti soprattutto dal comparto energetico. Inoltre è arrivato l’annuncio di un piano che le compagnie assicurative di bond starebbero per presentare la prossima settimana, che includerebbe la possibilità di beneficiare del fondo da 700Mld$ recentemente approvato dal Congresso.

Le indicazioni macro della giornata hanno evidenziato un ennesimo minimo storico della fiducia dei costruttori di ottobre oltre ad un forte calo della produzione industriale a settembre. In quest’ultimo caso però sul dato hanno impattato alcune anomalie ricollegate alla chiusura di impianti causate dal passaggio degli uragani e dallo sciopero presso la Boeing. Il terzo trimestre conferma pertanto la possibilità di una crescita del Pil prossima allo zero o lievemente negativa su base annualizzata.

Nel frattempo le aspettative di inflazione misurate in via di approssimazione dai Tips quinquennali hanno continuato a segnare nuovi minimi, collocandosi ieri a 0,12%, trainate al ribasso dal calo del greggio. Sul decennale il supporto rimane fissato a 3,90%.

Valute: Dollaro in deprezzamento questa mattina vs. Euro, dopo essersi spinto fino all’importante supporto a 1,3375 che rimane valido anche per oggi. Il cross è molto sensibile nel breve termine all’andamento dei mercati azionari. Un recupero di questi ultimi tende a riflettersi in un recupero anche dell’Euro. La prima resistenza si colloca a 1,3510. Il rialzo del listino giapponese ha comportato un deprezzamento dello Yen sia verso Euro sia verso Dollaro. Verso Euro il supporto di riferimento continua a posizionarsi a 132,84, mentre le resistenze sono individuabili a 137,88 e 141,75. Anche per oggi è lecito attendersi un movimento dello Yen in controtendenza con le borse (azioni in rialzo Yen in deprezzamento e viceversa).

Materie Prime: altra giornata negativa per le materie prime guidate dal ribasso del greggio Wti sceso temporaneamente sotto quota 70$/b dopo il rialzo delle scorte Usa superiori alle attese. L’Opec ha annunciato di avere anticipato al 24 ottobre pv. la riunione d’emergenza dove con molta probabilità si discuterà di un taglio della produzione di almeno 1Mln b/g. Male anche i metalli industriali penalizzati dal pessimo dato relativo alle condizioni dell’industria Usa. Negativi anche i preziosi con l’oro che è calato temporaneamente sotto gli 800$/oncia. Tra le poche eccezioni al rialzo segnaliamo cotone (+4.3%), soia (+1%) ed alluminio (+0,6%).

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