Frank Quattrone, l’ ex responsabile per il Credit Suisse First Boston per il comparto dei titoli tecnologici, ha deciso di costituirsi dopo che nei suoi confronti è scattata un’ inchiesta penale con l’ accusa di aver ostacolato la giustizia.
Quattrone si è consegnato agli inquirenti federali a New York, e potrebbe essere il primo dei top-manager di Wall Street a venire incriminato in sede penale nell’ ambito di alcune vicende poco chiare collegate alla bolla speculativa sui titoli Internet, che ha fatto a suo tempo le fortune della Borsa.
L’ avvocato di Quattrone, John Keker, ha spiegato che il suo cliente si è appunto costituito ma in ogni caso – ha sottolineato – le accuse a suo carico sono “sbagliate e ingiuste”.
L’ impianto dell’ accusa si basa essenzialmente sul fatto che Quattrone, come riferito oggi dal Wall Street Journal che aveva anticipato gli sviluppi penali della vicenda, avrebbe impartito al suo staff l’ ordine di distruggere alcune e-mail compromettenti, che facevano a loro volta riferimento al modo in cui erano stati gestiti i collocamenti in Borsa degli allora richiestissimi titoli di società Internet.
Quattrone aveva dato le dimissioni dal Csfb il 4 marzo scorso e due giorni dopo il Nasd, l’ associazione degli operatori di Borsa, aveva avviato un’ iniziativa finalizzata fra l’ altro ad interdire il banchiere dall’ attività.
Gli organi di controllo statunitensi, compreso il procuratore generale di New York, Eliot Spitzer, e la Sec (l’ organo di vigilanza sul mercato azionario) hanno impiegato oltre un anno per indagare su una serie di vicende riguardanti il boom dei titoli Internet, risalenti alla fine degli anni ’90.