Società

Usa: prove tecniche di default, fallisce il Minnesota

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Milano – The end. Shut down. Il Minnesota è fallito. Mentre l’Unione Europa s’interroga su come salvare la Grecia. Default controllato. Aiuti di Stato. La Bce che compra titoli tossici per finanziare le disastrate finanze elleniche, dall’altra sponda dell’Atlantico l’insolvenza di uno stato sovrano è già realtà. Ed è singolare che accada laddove – ipotizzano gli sherpa della Ue -sia partito l’attacco speculativo (a colpi di short selling) nei confronti delle traballanti economie Piigs.

LA CRONACA – Mentre Obama tratta senza sosta per evitare il default agli Stati Uniti il Minnesota è fallito. «Shut down» compare su i cartelli affissi in tutti gli uffici pubblici dello Stato. I 24mila dipendenti statali che da giorni bivaccano davanti alla sede del governo federale hanno un biglietto di sola andata per le loro case. Chiusi i parchi pubblici, bloccati i lavori di strade e altre infrastrutture.

In cassa non ci sono soldi e il governatore, il democratico Mark Dayton, non ha potuto far altro che prendere atto della realtà. Certo, le immagine degli scatoloni dei dipendenti Lehman Brothers che abbandonavano il posto di lavoro, scomparso nell’arco di uno schiocco di dita, sono ben lungi dal replicarsi sotto un altro parallelo.

Ma il Minnesota si sta rivelando l’esperimento prodromico del rischio che stanno correndo gli Stati Uniti. La gestione dei repubblicani, che guidano lo Stato da un ventennio, fatta di tagli alle tasse per i ricchi e tagli al welfare, è stata troppo dispendiosa, e quindi ha impoverito le finanze statali. Anche l’elezione del democratico Dayton, lo scorso anno, non ha sortito l’effetto sperato: la maggioranza che aveva nel parlamentino di Minneapolis non era sufficiente a far passare le leggi senza la collaborazione dell’opposizione.

I repubblicani hanno preferito fare ostruzionismo e boicottare ogni proposito di risanamento. E ora Pawlenty, ex governatore repubblicano del Minnesota (tra i maggiori responsabili del fallimento) punta alla Casa Bianca nel 2012. Per riuscire a fare a Washington quello che non è stato capace di fare a Minneapolis?

Copyright © La Repubblica. All rights reserved