A marzo i prezzi import negli Stati Uniti sono saliti dell’1.8%. Ad incidere sull’incremento del dato sono stati in primo luogo gli aumenti dei costi energetici.
Lo ha comunicato il Dipartimento del lavoro.
Le attese degli economisti erano per un aumento dell’1.3%
Il prezzo del petrolio importato e’ schizzato del 10.6%: si tratta del piu’ largo incremento da ottobre.
Escludendo l’aumento dei prezzi del greggio importato, i prezzi import sono saliti di un modesto 0.3%.
I prezzi export hanno registrato un incremento dello 0.7%, guidati soprattutto dall’aumento del 3.7% dei prezzi dei prodotti agricoli.