Il Prodotto Interno Lordo Usa – un dato che rappresenta il valore totale di tutti i beni e servizi prodotti e venduti nel Paese – nel quarto trimestre del 2010 ha registrato un’espansione pari al 2,8% (tasso annualizzato), con i dati che sono stati rivisti al ribasso rispetto alla prima lettura di +3,2%.
Il merito dell’incremento va agli investimenti aziendali e alle spese al consumo, che rappresentano il 70% della maggiore economia al mondo. Tuttavia nel periodo perso in esame queste ultime sono cresciute del 4,1% e non del 4,4% come precedentemente riportato. Nei tre mesi prima avevano registrato un +2,4%. Le spese effettuate da governi locali, nel frattempo, sono calate del 2,4% invece che dello 0,9%. A tutti i livelli le spese federali sono diminuite dell’1,5% negli ultimi tre mesi dell’anno, un risultato peggiore delle cifre preliminari che indicavano un calo dello 0,5%.
L’ultima volta il Dipartimento del Commercio aveva annunciato che negli ultimi tre mesi la crescita dell’economia era stata del 3,2%. Il Deflatore – ovvero l’indice dei prezzi di tutti i beni e i servizi nuovi prodotti internamente – e’ invece risultato in progresso dello 0,4%, piu’ dello 0,3% precedentemente riportato e dello 0,3% stimato dagli analisti.
Tra gli altri elementi positivi, il fatto che l’economia, depurata della componente degli inventari, e’ cresciuta ad un ritmo annuale del 6,7%, il progresso piu’ accentuato dal 1998.
Gli americani potrebbero trovarsi in una posizione migliore per continuare a spendere, dopo che le agevolazioni fiscali hanno permesso loro di avere piu’ soldi in tasca, mentre societa’ come Caterpillar traggono beneficio dal fatto che le economie all’estero stanno continuano a recuperare terreno. Stesso discorso vale per gli investimenti aziendali.
Il rincaro dei prezzi del petrolio, provocato dalle tensioni in Africa del Nord e il calo delle spese di governi locali e stati rappresentano i rischi maggiori per la crescita. “Le spese al consumo e le scorte saranno i fattori che piu’ contribuiranno alla crescita nel trimestre attuale”, ha dichiarato a Bloomberg Harm Bandholz, chief economist in America di UniCredit Global Research. “I consumi sono molto piu’ auto-sostenibili rispetto a un anno fa”.
In tutto il 2010, la maggiore economia mondiale e’ cresciuta del 2,8%, il massimo in cinque anni, dopo essere calata del 2,6% nel 2009. Il volume di tutti i beni e servizi prodotti e’ salito a quota $13.370 miliardi negli ultimi tre mesi dell’anno scorso.