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USA: PIANO DI ACQUISTO TITOLI TOSSICI PARTIRA’ A LUGLIO

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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è conclusa con un rialzo dei tassi sulla parte a breve e medio termine della curva, mentre sono rimasti pressoché stabili sul decennale a fronte di un rialzo dei listini azionari. Scende sotto i 100 pb il differenziale sul decennale Italia-Germania dopo l’introduzione del nuovo bund con scadenza 4 luglio 2019. L’asta ieri ha registrato una buona domanda, con un bid-to-cover superiore all’1%. Positive anche le aste in Francia. Sul monetario si restringe lo spread tra l’Euribor tre mesi e l’Eonia swap di pari scadenza, sceso sotto lo 0,5, inseguito ad un recupero del tasso Eonia. In merito all’acquisto di covered bond da parte della Bce si alternano le dichiarazioni. Secondo una fonte anonima, nell’ultimo incontro della Bce sarebbe stata discussa la possibilità di acquistare asset per 125 Mld€, ben oltre i 60 Mld€ poi annunciati. Le indiscrezioni si allineano con quanto dichiarato dal membro sloveno Kranjec che oltre ad un aumento dell’ammontare non escludeva la possibilità di acquisto di corporate bond e commercial paper. Negli Usa tassi di mercato in calo con pendenza di curva 2-10 sostanzialmente invariata. Il calo si è verificato in concomitanza con la pubblicazione delle minute dell’incontro della Fed di fine aprile, da cui è emersa la disponibilità di alcuni membri a prendere in considerazione l’ipotesi di incremento degli acquisti di asset (attualmente fino a 1750Mld$) in base all’evoluzione dello scenario economico e dei mercati finanziari. Inoltre sono state riviste al ribasso le stime sul Pil con riferimento alla variazione annuale del quarto trimestre, che risultano compatibili con un calo del Pil intorno al 3% quest’anno a fronte di un rialzo leggermente superiore all’1% nel 2010. Inoltre, nel corso di un’audizione al Congresso, il ministro del tesoro Usa Geithner ha dichiarato che il piano di acquisto dei titoli tossici (c.d. PPIP) partirà concretamente entro l’inizio del mese di luglio, aggiungendo che è in corso di valutazione l’allargamento anche degli asset finanziabili nell’ambito del programma Talf, recentemente rivisto più volte dalla Fed. Queste notizie hanno da un lato evidenziato l’intenzione del governo Usa di rendere operativi in poco tempo due importanti programmi come quelli prima citati e dall’altro, l’ipotesi di aumento dell’ammontare di asset acquistabili, è stata interpretata come un segnale di peggioramento del contesto macro-finanziario, penalizzando pertanto il mercato azionario nell’ultima ora di contrattazione e riportando l’indice S&P500 sostanzialmente ai valori di inizio anno. Sul fronte obbligazionario invece ne hanno beneficiato i titoli governativi, nell’ipotesi che l’aumento dell’ammontare potrebbe riguardare proprio i Treasury (attualmente fino a 300Mld$), come del resto già gli operatori si attendevano nel corso del Fomc di fine aprile. Nel breve il supporto sul decennale rimane a quota 3,15%.

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Valute: Dollaro in marcato deprezzamento vs. Euro dopo le dichiarazioni di Geithner in merito alla possibilità di celere implementazione del piano di acquisto dei titoli tossici ed anche dopo l’ipotesi di aumento dell’ammontare di titoli acquistati dalla Fed. Questi fattori hanno ieri scollegato il biglietto verde dall’andamento dei listini azionari che hanno chiuso in calo. Nel breve resistenza a 1,38-1,3820. Primo supporto a 1,3740. Yen stabile verso Euro nonostante il lieve calo del listino giapponese. I livelli per oggi sono costituiti dalla resistenza a 131,86 ed i supporti a 129,70 e 127. Yen in apprezzamento invece verso Dollaro sui massimi da 8 settimane. La resistenza si colloca a 96,70, l’area di supporto nel range 93,40-94,20.

Materie prime: in rialzo il greggio Wti (+3,2%) salito fino ai 62$, massimo da sei mesi, dopo il calo delle scorte Usa superiore alle attese. Andamento contrastato per i metalli industriali con il rialzo del rame (+2,4%) ed il calo dell’alluminio (-0,5%). Torna l’interesse sui preziosi favoriti dal deprezzamento del Dollaro vs Euro. In particolare l’oro (+1,2%) è salito ai massimi da 7 settimane, in prossimità dei 940$/oncia. Andamento contrastato per gli agricoli tra cui spicca il rialzo del cacao (+2,1%) ed il calo dello zucchero (-1,6%).

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