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Usa: NY Empire State a +0,6 in novembre

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New York – Nel mese di novembre l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York ha registrato un incremento a 0,6, dopo i cali visti nei due mesi precedenti.

Si tratta della prima lettura positiva da maggio. L’indice si era attestato a -8,5 in ottobre dal -8,82 di settembre.

Fattori quali ammontare delle spedizioni e ore lavorative sono migliorati. Riprendono vigore anche le vendite al dettaglio, proprio in vistadella stagione dello shopping natalizio.

Tuttavia i dati positivi “potrebbero essere messi in secondo piano dai dubbi per gli sviluppi della crisi del debito sovrano europea”, secondo quanto riferito a Bloomberg da Ian Lyngen, government bond strategist di CRT Capital Group LLC.

L’indice Empire State di New York resta lontano anni luce dalla soglia record del post recessione di 31,9 registrata ad aprile di un anno fa, ma va detto che il dato si e’ attestato a livelli superiori alle aspettative che erano per un valore pari a -0,8.

In Europa al momento le principali piazze finanziare limano i cali, con Londra che cede lo 0,25% e Parigi l’1,32%. Entrambe erano arrivate a perdere il 2%. Francoforte arretra dello 0,9%, mentre Milano fa +0,6% ai massimi di sedute dopo essere arrivata a cedere fino al -3%. I futures sui principali indici della borsa americana riducono le perdite sotto il -0,5%.

E’ un buon segno secondo i trader di mercato, anche il fatto che Mario Monti sia salito al Colle per riferire al presidente Giorgio Napolitano sull’esito delle consultazioni.

Lo spread resta ancora ampio, tuttavia, oscillando tra 520 e 530 punti (5121 in questo momento). Il differenziale tra bond spagnolo e bune e’ in area 455 e quello francese a 190 punti (nuovo record). L’euro e’ sostanzialmente stabile a $1,3550.