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USA: NEW YORK SNOBBA LE SOCIETA’ INTERNET

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Solo pochi mesi fa il settore Internet dava lavoro a oltre 100 mila persone a New York. Oggi si contano 3 mila dipendenti in meno.
La cifra non e’ impressionante, ma e’ destinata a salire con il numero di dot-com che decide di chiudere i battenti.
Quella che veniva definita l’industria piu’ calda si sta infatti raffreddando rapidamente.

La buona notizia e’ che lo scossone di ‘Silicon Alley’ – come viene chiamata la comunita’ online newyorkese – non dovrebbe avere un grosso impatto negativo sull’economia della citta’; a livello di salari e occupazione le dot-com rappresentano infatti solo il 2-3%, contro il 20% di Wall Street.

Anche gli economisti che considerano il settore Internet importante per l’economia della citta’ ammettono che i problemi delle dot-com hanno finora avuto un effetto molto limitato sui dati relativi all’occupazione.

Forse chi diminuisce l’importanza dei cambiamenti in corso ha solo scelto di stare dalla parte del vincitore, ma la sensazione e’ anche quella che la diversificazione dell’economia promessa dall’industria di Internet non si sia verificata a New York. I fondatori delle dot-com si sono infatti soprattutto concentrati nel raccogliere e spendere i fondi.

E entrambe le attivita’ sono risultate piuttosto semplici. L’anno scorso, secondo la societa’ di ricerche VentureOne Corporation, i capitalisti di ventura hanno versato $1,5 miliardi nelle societa’ Internet di New York: il 10% del totale raccolto da Silicon Alley, ma oltre il triplo dell’ammontare dell’anno precedente.

L’anno scorso, pero’, gli investitori erano disposti a pagare profumatamente titoli di societa’ che non avevano mai guadagnato un centesimo e che non prevedevano di andare in attivo per anni.
Nel 1999, infatti, le societa’ Internet di New York hanno raccolto quasi $3,8 miliardi in offerte pubbliche iniziali.

Quest’anno il panorama e’ completamente diverso; gli investitori si sono svegliati dalla trance indotta dai tecnologici e hanno abbandonato il settore e l’indice Nasdaq ha perso il 38% dai massimi di marzo. I titoli di Silicon Alley sono scesi da soli del 53%.

I capitali di ventura sono diventati scarsi e le societa’ Internet di New York hanno raccolto solo $150 milioni in Ipo.

Gli esperti del mercato rassicurano pero’ che si tratta solo di una fase temporanea; il settore tecnologico e’ destinato a riprendersi perche’ l’innovazione e’ inevitabile, cosi’ come la diffusione di Internet.