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USA: MERCATO AZIONARIO, SI TORNA A INVESTIRE…MA CON PRUDENZA

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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di WSI.

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro tassi di mercato pressoché stabili in una giornata con andamento negativo dei listini azionari. Rimane sotto i 120pb il differenziale sul decennale italia-Germania, mentre resta pressoché stabile quello sul 2-10 anni. Recuperano i Cds e le valute dei paesi emergenti, beneficiando delle decisioni del G20 che hanno permesso un aumento dei finanziamenti a favore del Fmi che dovrebbe provvedere a sostenere le economie emergenti in difficoltà. I Cds dell’Ungheria per esempio sono scesi sotto i 500 pb, mentre quelli della Polonia sotto i 250 pb. In seguito alla pubblicazione di Ft che richiamava un report del Fmi secondo cui i paesi dell’Unione europea avrebbero dovuto adottare l’Euro per far fronte all’attuale crisi, la Bce ha dichiarato non praticabile tale ipotesi prima che i paesi stessi siano entrati formalmente in area Euro, rispettando quindi tutti i criteri necessari.

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Nowotny, membro Bce, ha aggiunto che l’idea non è realistica, aggiungendo che questo potrebbe ridurre anche la fiducia sulla valuta unica. Ieri Bini Smaghi, in merito all’andamento del cambio ha dichiarato che a volte i movimenti eccessivi dei mercati dei cambi possono giustificare interventi da parte delle autorità, una dichiarazione che appare orientata a prevenire apprezzamenti eccessivi dell’Euro in un contesto di potenziali svalutazioni competitive da parte di altri paesi. Sul fronte macro, le vendite al dettaglio di febbraio dell’intera area hanno registrato un forte calo (-4% a/a da -1,7%) con una penalizzazione di tutti i comparti. Sul decennale il supporto passa per 3,15% e la resistenza per 3,3%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine, in vista di corpose emissioni di titoli governativi che inizieranno oggi per il comparto legato all’inflazione (Tips decennali per 6Mld$) e proseguiranno domani con l’emissione record di 35 Mld$ per il titolo triennale e termineranno giovedì con la riapertura da 18Mld$ sul decennale. Giornata di flessione per i mercati azionari dopo una serie di report di case di investimento che hanno richiamato alla cautela dopo il forte rally iniziato a marzo ed estesosi fino ai primi giorni di aprile. Sono arrivate anche le dichiarazioni di due storici operatori come Marc Faber e George Soros, il primo complessivamente orientato ad una prosecuzione del rialzo dei mercati azionari in vista dell’estate ma non prima di una correzione di circa il 10%. Più pessimista invece Soros che ha interpretato la fase attuale come un recupero all’interno di un trend primario ancora ribassista.

Ieri il Tesoro Usa ha rivisto le regole del c.d. PPIP ossia il piano misto pubblico-privato per l’acquisto di titoli tossici: la nuova versione consente l’accesso anche a società di gestione di più piccola dimensione. Inoltre sono stati prorogati i termini per la conclusione della selezione dei manager che potranno essere anche più di 5. Il piano Geithner pertanto potrebbe entrare in azione non prima di metà maggio. Da segnalare infine l’ampliamento dei piani di swap in valute tra Fed, BoJ, BoE, Bce e banca centrale svizzera, con la finalità di continuare ad assicurare liquidità per un corretto funzionamento dei mercati monetari. Il comparto decennale nei prossimi giorni incontra una resistenza di rilevo al 3%.

Valute: Dollaro in apprezzamento di pari passo con il calo dei listini azionari. Da un punto di vista tecnico ha tenuto la resistenza di breve in prossimità di 1,36. Il range di oscillazione rimane fissato a 1,32-1,37 con possibilità nei prossimi giorni di spingersi verso la parte bassa, nell’ipotesi di prese di profitto sui mercati azionari prima delle principali trimestrali bancarie Usa attese dopo Pasqua. Il calo dei listini azionari ha provocato un lieve apprezzamento dello Yen verso le principali valute. Verso Euro il cross ha formato una resistenza a 137,40. Per oggi i supporti si collocano a 133,50 e 132. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 101,50. Nel corso della notte la BoJ ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0,1% con decisione unanime, annunciando un allargamento del collateral accettato (ora anche bond garantiti dal governo e municipali) nel tentativo di assicurare stabilità ai mercati finanziari.

Materie prime: l’apprezzamento del Dollaro ed il calo delle borse hanno penalizzato le commodity che hanno chiuso generalmente in ribasso tranne poche eccezioni (ad esempio il piombo ha guadagnato l’1,1%). Negativo il greggio Wti dopo che il ministro petrolifero del Qatar ha detto di non aspettare un rimbalzo delle quotazioni verso i 70$ nel 2009. Negativi i metalli industriali ed i preziosi, in particolare l’argento (-4,9%). Tra gli agricoli forte calo per il cacao (-8,6%) su timori che i recenti rialzi siano stati eccessivi.

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