USA: LE AUTO RIPARTONO…IN BORSA!

di Redazione Wall Street Italia
20 Marzo 2009 09:52

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un calo che ha interessato tutta la curva e che ha portato il differenziale sul 2-10 anni a 165 pb da 181pb. Continua a scendere lo spread sul decennale Italia-Germania portatosi a 134 pb, mentre sul decennale Uk-Germania il differenziale in mattinata si è portato a +4 dopo che ieri è rimasto pressoché nullo. I listini azionari dopo un inizio in forte rialzo hanno ridotto i guadagni chiudendo comunque la sessione in territorio positivo. In Francia ieri si è tenuto uno sciopero generale con lo scopo di sollecitare aziende e governo a fare di più per tutelare lavoro e famiglie.

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Lo sciopero ha visto una maggiore adesione rispetto a quello tenutosi il 29 gennaio, che aveva poi portato il presidente Sarkozy ad adottare nuove misure a sostegno dell’economia. Il presidente in seguito aveva però anche aggiunto che il governo non sarebbe stato più disposto ad ulteriori interventi che avrebbero ulteriormente penalizzato le finanze pubbliche. I leader dell’Ue hanno stilato la bozza finale del documento che sarà presentato al G20 del 2 aprile. Nella bozza l’Ue proporrà di raddoppiare le risorse a favore del Fmi in modo che il Fondo possa aiutare velocemente i paesi membri in difficoltà. I leader inoltre si sono accordati nel mantenere sotto osservazione il tetto di 25 Mld€ del fondo di crisi dell’Unione destinato ai paesi in difficoltà. Oggi gli operatori resteranno in attesa dei dati relativi alla produzione industriale dell’intera area e dell’apertura dei mercati statunitensi.

In Usa i tassi di mercato sono tornati a salire dopo il forte calo successivo alla decisione della Fed di acquistare Treasury. Il tasso decennale si è portato in prossimità del 2,6% ed il differenziale 2-10 anni a 174 pb da 176 del giorno prima. I listini azionari dopo una partenza all’insegna dell’incertezza hanno chiuso la sessione in calo, penalizzati soprattutto dalle perdite del settore salute ed industriale. In rialzo invece il comparto automobilistico dopo l’annuncio del Tesoro di assegnare 5 Mld$ al settore della componentistica e delle forniture del comparto auto. Le risorse saranno messe a disposizioni delle case costruttrici ed il piano dovrebbe essere effettivo tra poche settimane.

La camera ha approvato la legge per recuperare parte dei 165 Mln$ di bonus pagati ai dipendenti AIG. La legge impone una tassazione del 90% sui bonus percepiti dai manager con redditi superiori ai 250.000$. Sul fronte macro l’indice Fed di Philadelphia a marzo è sceso a -35 da -41,3 di febbraio. All’interno la componente nuovi ordini ha registrato un nuovo minimo da luglio ’80, mentre quella occupazionale è scesa ai minimi dal ’68. In calo anche l’indice relativo alle aspettative future sceso a 14,5 da 15,9. Il Fmi in un documento preparato per la riunione del G20 ha riportato per il 2009 una contrazione della crescita mondiale tra lo 0,5-1%, si tratterebbe della peggiore contrazione dalla seconda guerra mondiale. Sul decennale la resistenza si colloca a 2,67%.

Valute: forte deprezzamento del Dollaro verso Euro che ieri ha toccato il minimo a 1,374. A penalizzare la valuta statunitense è stata la decisione della Fed di acquistare titoli governativi ed i timori che un aumento di liquidità possa innescare forti spinte inflattive. Per oggi il supporto passa a 1,35 e la resistenza a 1,37. Si apprezza ulteriormente lo Yen verso Dollaro, scendendo sotto quota 94. Oggi i mercati nipponici resteranno chiusi per festività.

Materie prime: giornata positiva per le materie prime, guidate dal rialzo dei preziosi e degli energetici, spinte dalla speculazione che le manovre della Fed potrebbero innescare un forte aumento dell’inflazione e di conseguenza supportare gli acquisti di materie prime come copertura. Ieri il greggio Wti ha raggiunto i 52$/b. Positivi anche tutti gli industriali, guidati dal rame (+6,5%) e dallo zinco (+6,3%), dopo le dichiarazioni di Zhongjin secondo cui le importazioni di zinco in Cina potrebbero aumentare nei prossimi mesi poiché ci sono segnali di carenza dell’offerta domestica. In forte ascesa i metalli preziosi, con l’argento che ha registrato il maggior rialzo dal 1979 (+13%) e l’oro che ha guadagnato il 7,8%, maggior incremento da settembre, salendo così a 960$/oncia. Tra gli agricoli in forte rialzo il cacao (+5,7%) e il grano (+4,8%).

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