
New York – Buone notizie per Barack Obama e per il mercato del lavoro Usa: gli Stati Uniti hanno creato 114 mila posti di lavoro in settembre e il tasso di disoccupazione e’ sceso ai minimi da quando il leader Democratico si e’ insediato alla Casa Bianca nel gennaio del 2009. La percentuale si e’ attestata al 7,8% dall’8,1% del mese precedente. Si tratta inoltre del calo piu’ marcato da gennaio 2011.
Anche se le attese sul fronte del numero delle assunzioni non sono state del tutto rispettate (erano per un dato di 120 mila secondo Briefing e 115 secondo Bloomberg), le cifre si possono considerare nel complesso positive, visto il calo del tasso di disoccupazione. Le stime erano per un rialzo all’8,2% dall’8,1% di agosto.
Il governo ha comunicato che il numero di persone con un impiego e’ balzato a quota 874 mila, il maggior aumento da un mese all’altro negli ultimi 29 anni. Il numero complessivo di disoccupati e’ sceso di 456.000 unita’.
“Le cose stanno migliorando, ma si tratta ancora di una inezia in confronto alla sfida che attende gli Stati Uniti”, ha detto a Bloomberg Radio James Glassman, senior economist di JPMorgan Chase. “Dal punto di vista politico e’ una notizia importante. E’ sempre positivo vedere un calo del tasso di disoccupazione.
Detto questo, va sottolineato, tuttavia, che non mancano i lati contradditori non appena si va ad analizzare in profondita’ il report governativo: la partecipazione alla forza lavoro, per esempio, e’ rimasta sostanzialmente invariata. Piu’ persone hanno un lavoro ora, ma sono aumentati anche i cittadini che hanno perso speranza e non cercano piu’ una posizione.
Inoltre la somma del numero di disoccupati e di persone sotto occupate, ovvero che vorrebbero lavorare full time ma non viene loro concesso, e’ nel complesso aumentata a quota 26,2 milioni dai 25,8 milioni di agosto.
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Qual e’ allora il motivo dietro allo storico balzo del sondaggio sui nuclei familiari, secondo cui la forza lavoro e’ aumentata di 873 mila unita’, il rialzo piu’ poderoso dal 2003? Semplice: il numero di posizioni part-time per ragioni economiche e’ aumentato di 582 mila unita’ a quota 8 milioni 613 mila, ai massimi da ottobre 2011. Si tratta dell’incremento piu’ accentuato dal 2009.
L’economia americana e’ stata in linea generale piu’ solida del previsto questa estate, quando sono stati peraltro creati 142 mila posti in agosto, 181 mila in luglio. Ma la strada e’ ancora lunga per gli Stati Uniti, su cui incombe tutt’ora l’ombra della recessione.