Società

USA: LA RIPRESA C’E’, MA CRESCONO
I DISOCCUPATI

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Negli Stati Uniti la ripresa economica é ben avviata, come dimostrano indiscutibilmente i dati che si susseguono da diversi giorni a questa parte, in particolare – ma non solo – quello relativo alla sbalorditiva crescita del pil (+7,2%) nel terzo trimestre.

Eppure, la situazione del mercato del lavoro continua a restare più che mai difficile, come risulta dalle indicazioni venute anche oggi, le quali confermano che le aziende non hanno cessato affatto – tutt’ altro – di tagliare il personale.

Tyco, una delle conglomerate di maggiori dimensioni, ha infatti reso noto che intende ridurre gli organici di 7.200 addetti. Appena qualche ora dopo è arrivata la doccia fredda del consueto sondaggio effettuato da Challenger, Gray & Christmas, da cui è risultato che ad ottobre i tagli annunciati dalla Corporate America sono stati più che doppi rispetto a settembre, ben 171.784 contro 76.506. Si tratta inoltre della cifra più elevata da un anno a questa parte, esattamente dall’ ottobre 2002, quando il sondaggio aveva indicato 176.010 riduzioni.

Ma oltre a questo, lo stesso sondaggio attesta che ben il 78% dei dirigenti aziendali ritiene che non ci possa essere una significativa inversione di tendenza del quadro occupazionale almeno fino al secondo trimestre del 2004.

Va tenuto conto, in ogni caso, che ottobre è il mese tradizionalmente scelto dalle aziende per tagliare la forza lavoro, inoltre se si fa il bilancio dei primi dieci mesi del 2003, si ha una contrazione dei tagli nella misura del 14% rispetto al pari periodo dell’ anno prima, 1,04 mln contro 1,22 mln.

Resta però il fatto che la ripresa non sembra essere in grado, almeno nel breve periodo, di colmare il ‘gap’ occupazionale, anche perché il tasso di produttività sta crescendo a livelli-record. Fra due giorni saranno diffusi i dati sulla crescita della produttività nel terzo trimestre, con gli analisti che puntano su una maxi-crescita dell’ 8,5% che si aggiungerebbe al +6,8% del trimestre precedente.

Tutto questo in attesa dei dati sul tasso di disoccupazione, che a loro volta saranno comunicati venerdì prossimo. In questo caso, le previsioni sono peraltro relativamente ottimistiche, in quanto ci si aspetta che ad ottobre siano stati generati complessivamente 65mila posti di lavoro, che andrebbero ad aggiungersi ai 57mila di settembre, anche se il tasso di disoccupazione dovrebbe essere rimasto fermo al 6,1%.

Nel frattempo, però, le aziende proseguono nell’ incessante opera di riduzione dei costi – quello del lavoro in primo luogo – per far quadrare il bilancio. Oltre a Tyco, nei giorni scorsi é stata la volta di Electronic Data (-2,500 addetti) e di Duke Energy (-2.000).