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USA: L’ ECONOMIA CRESCE PIU’ DEL TRIPLO RISPETTO ALL’ ITALIA

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*Antonio Cesarano e’ il Responsabile Desk Market Research di MPS Finance. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La seconda lettura del PIL Usa del primo trimestre ha evidenziato una revisione al rialzo, sebbene leggermente al di sotto delle attese.
La composizione delle revisioni è risultata sostanzialmente in linea con le attese: a fronte di una minore contribuzione positiva delle scorte è stata sensibilmente ridimensionata la contribuzione negativa delle esportazioni nette (in dettaglio in fondo alla pagina le revisioni delle contribuzioni).

1) spesa personale: lieve revisione al rialzo, grazie principalmente al minor apporto negativo del settore auto;
2) spesa per investimenti: lieve revisione al rialzo della componente “Fixed investments”, grazie principalmente al miglior contributo positivo della spesa in investimenti residenziali (da +0,32 a +0,49%). In quest’ultimo caso risulta evidente l’effetto della continuazione del rialzo dei prezzi del settore immobiliare su cui si sta sempre più incentrando l’attenzione di diversi esponenti della Fed;
3) esportazioni nette : forte revisione al ribasso delle contribuzione negativa;
4) variazione scorte: revisione al ribasso della contribuzione positiva dopo il rallentamento del processo di accumulo registrato nel mese di marzo.

Sostanzialmente invariati ( leggermente rivisti al ribasso) gli indicatori sui prezzi.

In occasione della seconda pubblicazione dei dati in esame, sono stati resi noti anche i dati sui profitti. Tale componente computata la netto delle tasse e rapportata al pil nominale, evidenzia come il livello dei margini aziendali rimane ancora piuttosto elevato, mitigando i timori di pressioni sui prezzi che potrebbero derivare dal meccanismo di trasmissione su consumatori finali dei rincari dal lato degli input nel processo produttivo.

Il dato di oggi reca poche informazioni aggiuntive rispetto a quelle già note desumibili dal set completo dei dati di marzo pubblicato nelle scorse settimane. Nelle prossime settimane occorrerà verificare se le indicazioni degli indicatori anticipatori si tradurranno o meno in dati consuntivi (in particolare quelli di maggio attesi in pubblicazione il prossimo mese). Di seguito riportiamo il grafico dei leading indicators a/a rispetto alla variazione a/a del pil reale in base alle revisioni oggi ufficializzate.